Articolo a cura di Emanuele Valeri
Oggi affronteremo il tanto decantato fenomeno di El Niño e fare qualche valutazione al riguardo. Osservando la prima immagine in allegato potete notare come condizioni di El niño siano in rafforzamento su tutto il Pacifico Tropicale, con anomalie molto positive che si estendono verso Est e fin sulle coste del Sud America. Già in precedenza avevamo intrapreso una discussione sul fatto che questo fenomeno avesse mostrato una particolare intensificazione nell’area 1.2. Oltre a questi tasselli che abbiamo messo in evidenza è possibile evidenziare, come dagli indici teleconnettivi a nostra disposizione, che sia evidente un forte evento di MJO in fase 7 con una maggiore convezione sul Pacifico occidentale tropicale. Questo fattore ha contribuito in modo esponenziale al rafforzarsi di El Niño. Resta invece ancora evidente come al ridosso delle coste del Nord America vi sia un’anomalia delle acque positiva. Tutto questo fa pensare a una (DOP Pacific Decadal Oscillation ) positiva. Altra annotazione: anomalie nettamente positive nel Golfo dell’Alaska.
Le conseguenze nel corso dei prossimi mesi per l’Europa
Conseguenze per l’Europa non ce ne sono, non sono infatti associabili le ondate di caldo di cui parliamo ormai da diversi giorni a quanto descritto fino ad ora. Le uniche conseguenze ad oggi possibili sono ai Tropici con la stagione degli uragani che quest’anno dovrebbe essere sottotono. Gli effetti più importanti di tale fenomeno dovrebbero verificarsi nel corso del trimestre invernale in particolare in nord America. Per l’Europa i fattori da valutare saranno molti, ne parleremo successivamente e in altri interventi.