Samsung, da sempre il principale corrente di Apple e Nokia, ha deciso di introdurre un’importante novità sui suoi smartphone, ovvero l’aumento della durata delle batterie. Il nuovissimo Galaxy S6 ha una velocità di ricarica dimezzata, ma la durata della stessa è leggermente inferiore rispetto al solito, un dettaglio non da poco visto che usiamo fino all’ossessione i nostri smartphone, spingendoli spesso fino alla soglia estrema dell’1% di carica. Il produttore della casa coreana ha dunque iniziato ad inserire un anodo in silicio, e l’uso del grafene ha portato non solo ad un miglioramento delle prestazioni, ma anche il raddoppio della durata della batteria.
I risultati dell’incremento delle batterie agli ioni di litio sono stati postati sulla prestigiosa rivista Nature, ed hanno subito raccolto molti consensi. Il silicio è da sempre una delle frontiere per gli anodi delle batterie (attualmente si usa il Carbonio) grazie alla capacità gravimetrica di quasi 4.000 mAh/g, che permetterebbero di aumentare la densità volumetrica di stoccaggio dell’energia e l’autonomia della batteria. Se qualche tempo fa i ricercatori giapponesi sono riusciti ad inviare energia elettrica senza cavi, i coreani potrebbero inglobarne il doppio senza fare modifiche di volumi del contenitore (nel nostro caso, la batteria dei prodotti Samsung). Il silicio però presenta una controindicazione: durante le fasi di caricamento e scaricamento, il suo volume varia, ma la Samsung ha ovviato con un differente design dell’anodo, usando nanoparticelle di silicio rivestite di grafene. Ecco così che i prossimi modelli di Samsung potrebbero essere dotati di batteria con una densità di energia pari a 972 Wh/l, quasi 1.8 volte maggiore delle attuali batterie da 550 Wh/l. Dopo circa 200 cicli, il valore scende a 700 Hh/l.