E’ capitato a tutti: almeno una volta abbiamo detto “mi sembra di esserci già stato” o “ho un deja-vu molto convincente” quando le nostre parole, quelle del nostro interlocutore, l’ambiente, perfino la temperatura, ci suggeriscono che quell’attimo l’abbiamo già vissuto. La sensazione è inebriante, strana, crea capogiro, in genere tutto dura non più di 4-5 secondi, ma poi ritorna tutto come prima. Niente Matrix o Harry Potter, la scienza è riuscita a spiegare anche questa. Come per il sistema immunitario, anche i deja-vu dipendono dal cervello.
Grazie ad una ricerca dell’Istituto bio-immagini e fisiologia molecolare del CNR in collaborazione con l’università Magna Graecia di Catanzaro, è stato permesso di capire la causa del deja-vu: si tratta di manifestazioni epilettiche causate da scariche all’interno del cervello, sono solo cose illusorie. Ci sono dei soggetti che vivono dei deja-vu molto più facilmente di altre persone, magari sono sempre soggetti sani: il deja-vu altro non è che la causa di una leggera variazione anatomica della corteccia insulare, l’area che ha il compito di inviare le informazioni sensoriali all’interno del sistema limbico, correlato con emozioni ed umori. In parole povere, il deja-vu è una sensazione che abbiamo già provato, a livello sensoriale, che il nostro cervello improvvisamente ci ripropone in modo un po’ diverso rispetto al passato. Malgrado è stato inventato il chip che imita il cervello, questa è la prova che non potrà mai essere riprodotto al 100%, il cervello è un capolavoro di madre natura che troppo spesso usiamo nella maniera sbagliata.