E’ un classico: con l’arrivo del grande caldo, tutti ricorrono ai ripari acquistando condizionatori o rispolverando quelli che ormai erano finiti in soffitta, allo scopo di attenuare la calura e di soffrire un po’ di meno, ma nel goffo tentativo di ridurre la temperatura, molto spesso, ci ammaliamo a causa dell’errata gestione del condizionatore. Spesso la temperatura di un condizionatore è regolata così male da far ammalare persone che sono su un autobus o in ufficio, soffrendo di mal di schiena, emicrania o prendendosi addirittura la febbre e la tosse.
E’ consigliabile impostare la temperatura tra i 25 ed i 27 gradi, in quanto temperature più basse possono causare sbalzi termici notevoli quando usciamo da casa o dall’autobus dove questa temperatura è impostata, scordatevi quindi i condizionatori a 18 gradi, il rischio di ammalarsi o di avere mal di testa è molto alto. Se fuori di casa la temperatura è superiore ai 30 gradi, impostare il condizionatore di massimo 7 gradi in meno rispetto all’aria aperta, controllare il filtro (cambiarlo o sottoporlo a manutenzione se necessario, in quanto se non puliti a sufficienza possono essere dei veri e propri covi di germi), impostare l’umidità tra il 40 ed il 60%, non esporsi al getto diretto specie se si è sudati, utilizzare il ventilatore laddove il condizionatore non è indispensabile.
Per evitare di dover usare l’aria condizionata (ma anche nel caso in cui non si possiede il condizionatore) si possono lasciare le finestre chiuse di giorno ed aprirle di sera: anche se i vetri sono chiusi, i raggi del sole filtrano lo stesso e riscaldano l’ambiente. Invece di un condizionatore, si può anche considerare l’idea di acquistare un ventilatore meccanico che muove l’aria e da un senso di freschezza anche senza abbassare la temperatura. Si può evitare di stendere il bucato nelle ore pomeridiane, limitare l’uso dei fornelli, abbassare la temperatura dell’acqua durante la doccia, evitare di uscire tra le 12 e le 15 e bere tantissima acqua, almeno due litri al giorno.