Terribile quello che sta accadendo in Pakistan a causa di una delle ondate di calore più intense degli ultimi tempi in tutto il continente asiatico: malgrado il periodo dei monsoni, dopo l’India, una tremenda ondata di caldo si sta abbattendo sul Pakistan, causando la morte di oltre 800 persone. Il mese scorso in India c’erano stati oltre 3000 morti a causa del caldo e delle temperature massime ben al di sopra dei 50°, stesso discorso in Pakistan, paese arido e desertico ma ad altissima densità abitativa, poichè vivono oltre 185 milioni di persone.
Il numero delle vittime per questa che è una delle ondate di calore più intense di tutti i tempi si aggira attorno alle 800 unità, e purtroppo le temperature sono ancora in aumento, a causa di venti secchi che stanno per giungere da latitudini settentrionali. Tra Venerdì e Domenica dovrebbero arrivare temperature fino a 38°C alla quota barica di 850 hPa, ciò potrebbe tradursi in valori termici oltre i 55/56°C al suolo, sarebbe addirittura a rischio il record del mondo di temperatura massima di 56.7°C di Greenland Ranch in California, risalente al 10 luglio 1913 (ma vi ricordiamo che grazie alle analisi da satellite è stato permesso di calcolare che nel deserto del Lut, in Iran, le temperature sfiorano i 70°C). Gran parte delle vittime ci sono state nel poverissimo quartiere metropolitano di Karachi, a detta di molti una delle zone più povere del pianeta assieme a grandi città come Lagos e Calcutta in Nigeria ed India. La situazione diventa ancora più grave a causa del Ramadam, il mese di digiuno dovuto alla fede per l’Islam. Il governo non è in grado di sopportare l’emergenza, gli ospedali sono al collasso, manca l’acqua e l’energia. Non di questa portata, ma anche in Italia è attesa un’intensa ondata di calore, questi i dettagli per il medio termine.