La natura ha voluto concedere un bis, dopo l’eccezionale tempesta geomagnetica con relative aurore boreali a bassissime latitudini del 18/19 Marzo 2015, pochissime ore prima della storica eclissi solare vista perfettamente da tutta l’Italia. Questa volta la tempesta geomagnetica responsabile delle aurore boreali non è stata così elevata come nella scorsa occasione, ha raggiunto la fase di tempesta geomagnetica grave G4 (nel 2003 ci furono valori da tempest G5, con aurore boreali visibili fino in Toscana ed immagini straordinarie sono reperibili da Cortina d’Ampezzo) con shock iniziale da 100 nT (nano Tesla) e punte di ben 195 nT.
La tempesta geomagnetica è stata inferiore rispetto a quella di circa 3 mesi fa, ma è stata visibile su molte zone di Francia, Germania, Olanda, Belgio, Lussemburgo, Inghilterra e Scozia, ma anche a basse latitudini su Stati Uniti e Canada, oltre alle solite nazioni scandinave ed all’Islanda. Qui sopra possiamo ammirare una straordinaria fotografia dell’evento scattata da Philip Granrud a Duck Lake, Montana, Stati Uniti. I più grandi eventi dell’ultimo secolo sono certamente quelli del 25 Gennaio 1938, la “tempesta di fatima” con aurore boreali fin su Roma, Sicilia e Sardegna, poi seguono l’evento del 1989 (Grande black out di Quebec City) e la storica tempesta di Carrington, che però risale al 18659, la più forte tempesta geomagnetica mai registrata, con 600 nT registrati nei momenti di picco ed aurore boreali fin sulle coste del Nord Africa e ai Caraibi! E’ stata anche scoperta la causa della formazione delle aurore boreali, ma purtroppo serviranno condizioni che si verificano non più di una volta al secolo per vederla alle nostre latitudini. Attualmente il vento solare sta calando e con esso anche il numero di protoni, ma nelle prossime sere sono ugualmente probabili delle aurore boreali a latitudini più basse del solito. Questa è la causa delle aurore boreali visibili nelle scorse ore nell’emisfero boreale.