Le ultime 48 ore hanno visto una graduale intensificazione dell’attività sismica in alcune zone del mondo, prevalentemente in quelle aree del Pacifico meridionale/emisfero australe, con due forti scosse di terremoto entrambe di magnitudo 6.5 della scala Richter, una alle Fiji ed un’altra in Cile, entrambe con epicentro in mare aperto, entrambe non fatali o responsabili di danni a persone o cose. Si attenua leggermente l’attività sismica in Nepal dopo il secondo terremoto di Maggio, così come sembra tornata calma l’area tra Samoa e Papua-Nuova Guinea, oggetto negli ultimi due mesi di un considerevole sciame sismico con due tsunami molto deboli. Pochi giorni fa c’è anche stata una forte scossa di terremoto in Cile, con epicentro però in zona scarsamente abitata.
La prima scossa di terremoto è stata quella in Cile, registrata alle ore 04:10 nel distretto sismico di Bio-Bio, ad appena 50 chilometri dalla popolosa capitale cilena, Santiago De Cile. Malgrado una magnitudo definitiva fissata a 6.5 della scala Richter, un ipocentro a 12 chilometri di profondità e un ipocentro distante poche decine di chilometri da una delle zone più densamente popolate del Sud America, non si sono avuti gravi danni o feriti. Il secondo terremoto è stato registrato nel corso della notte di oggi, Domenica 21 Giugno 2015 a largo delle Fiji, con ipocentro a 450 chilometri di distanza dal primo centro abitato, ipocentro a 130 chilometri di profondità, il tutto alle ore 01:39.