Il mese di Giugno è stato, fino a questo momento, pesantemente condizionato dal maltempo e dai temporali, localmente anche di forte intensità, come visibile da questo articolo di grandine grossa alle porte di Roma o questa tempesta di fulmini in Lombardia. Il tempo ha concesso una breve tregua, con l’arrivo di un promontorio anticiclonico dinamico dal Nord Africa, ma Centro-Nord Italia torneranno ben presto in balia di forti precipitazioni a carattere temporalesco. In questo momento si stanno abbattendo dei fenomeni molto intensi su Emilia-Romagna, basso Piemonte e soprattutto Veneto, ove sussiste il rischio di incorrere in grandine di grossa dimensione, tutto a causa dell’improvvisa formazione di una supercella (una supercella è un temporale ruotante, in grado di dar luogo a precipitazioni abbondanti, grossa grandine e tornado, in quanto la nube temporalesca ruota).
I temporali saranno di forte intensità nelle prossime ore su buona parte del Nord, specie tra Piemonte e Lombardia, mentre nel corso della giornata di domani, Sabato 13 Giugno 2015, avremo fenomeni molto forti su tutto il Nord Italia, specialmente il Piemonte, la Lombardia occidentale, la Liguria e la Valle d’Aosta (possibili nubifragi, grandine e locali fenomeni vorticosi), mentre nel pomeriggio e nella sera saranno coinvolti anche Veneto, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Nord Marche ed Est Lombardia. Domenica sono attesi fenomeni forti al Nord, ma anche sulle coste di Lazio e Toscana, con sconfinamenti anche sul settore adriatico e sulla Sardegna. Al Sud Italia invece attesa stabilità, con afa e temperature che non dovrebbero faticare a raggiungere i 35/36°C.
Quella in atto è la perturbazione numero Uno del mese di Giugno: i precedenti giorni sono stati fortemente condizionati dal maltempo e dall’instabilità, questo è vero, ma non si è trattato di maltempo dovuto a fronti perturbati, bensì allo scontro di masse d’aria calda da Sud e fredda da Nord che hanno dato luogo a fenomeni localmente notevoli, che hanno poi raggiunto alcuni settori pianeggianti grazie ai venti medi presenti in quota.