Ci siamo: dopo quasi 200 giorni di permanenza nello spazio, a bordo della Stazione Spaziale Internazionale (era il 23 Novembre 2014, con partenza avvenuta alle ore 22:01) il capitano Samantha Cristoforetti farà ritorno sulla Terra a bordo della capsula sovietica Soyuz. Assieme alla nostra astro Samantha Cristoforetti ci saranno il cosmonauta russo Anton Shkaplerov e l’astronauta statunitense Terry W. Virts, a dimostrazione che la collaborazione tra popoli appartenenti a differenti ideologie politiche esiste ed è cosa concreta. In passato ci siamo anche occupati di un argomento assai spinoso, vale a dire quello del totale disinteresse della vicenda Samantha Cristoforetti per gli italiani, troppo impegnati a guardare i video dei gattini su Facebook per vedere la nostra Samantha Cristoforetti fare la storia dell’astronomia.
Sono passati, o meglio volati, i circa 200 giorni passati a bordo della Stazione Spaziale Internazionale, la ISS. La nostra Samantha Cristoforetti ci ha deliziato ogni giorno di immagini fantastiche del nostro Pianeta e del nostro Paese, con scatti unici eseguiti con fotocamera reflex. La missione di Samantha è terminata alle 8:30 di oggi, Giovedì 11 Giugno 2015, mentre i portelloni della navicella russa Soyuz si chiuderanno alle ore 12:30, mentre l’atterraggio della capsula Soyuz è atteso attorno alle ore 15:43 italiane. Potete vedere il rientro di Samantha Cristoforetti dalla Stazione Spaziale Internazionale alla Terra nella diretta streaming corredata alla fine di questo articolo.
Tra poco si chiuderanno i portelloni della Soyuz, tutto visibile in diretta streaming, gli astronauti verificheranno eventuali perdite e lo stato di materiali e navicella spaziale, poi accenderanno i motori della navicella spaziale e si allontaneranno dalla Stazione Spaziale Internazionale (le procedure di emergenza sono state provate e riprovate nella scorsa settimana). Quando la Soyuz si appresterà a rientrare nell’atmosfera si accenderà il motore principale, quello che spinge in senso contrario rispetto alla direzione di marcia, al fine di rallentare la velocità della capsula ed evitare che essa venga catapultata nello spazio o che si disintegrerebbe. Ad un’altitudine di 140 chilometri dalla Terra saltano i bulloni che collegano la capsula dei tre astronauti ai due moduli restanti. Comincia il momento più stressante per gli astronauti, in quanto la capsula si avviterebbe su se stessa, producendo vibrazioni e surriscaldandosi ad oltre 1000/1500°C (lo scudo resiste bene fino a 2000°C) per effetto della velocità di caduta. Nel giro di pochi secondi la nostra Samantha Cristoforetti e gli altri due astronauti passeranno dall’assenza di peso alla forza di gravità, e anche questo passaggio sarà fonte di stress. A 10.5 chilometri di altezza la velocità passa da 28.000 a 800 km/h, a 8.5 chilometri si alza il paracadute dal diametro di 100 metri e la velocità diminuisce drasticamente, fino a portarsi a 20-25 km/h. A 5500 metri vengono espulsi l’ossigeno, i gas ed il carburante residuo, oltre che le coperture degli oblò e lo scudo termico, al fine di limitare il rischio di esplosioni una volta a contatto con la superficie terrestre. I motori ausiliari serviranno per attenuare ulteriormente la velocità di caduta. Ecco qui la diretta streaming delle procedure di atterraggio che inizieranno tra pochissimo.