Il Cern, da sempre il sogno segreto di migliaia di laureati e laureandi in fisica, fisica dell’atmosfera o ingegneria, continua a regalare delle piccole grandi soddisfazioni per il mondo scientifico. Grazie alla messa a punto dei collimatori, ovvero dei particolari dispositivi che sono in grado di assorbire le particelle vaganti in stato di collisione tra di loro, i ricercatori del Cern hanno avuto a disposizione le giuste condizioni per garantire che i magneti dell’LHC, l’acceleratore di particelle più famoso al mondo, fossero completamente protetti per questo delicato esperimento.
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Dopo la scoperta storica del Bosone di Higgs, l’acceleratore di particelle ha regalato al mondo un nuovo record e nuovi importanti risultati verso la definitiva scoperta dell’antimateria, quella “materia” che si manifesta con i suoi effetti gravitazionali, ma che non è ancora osservabile in quanto non emette radiazione elettromagnetica. La seconda serie di esperimenti sul gigantesco acceleratore di 17 chilometri del Cern è attesa per l’inizio del mese di Giugno, ed in questa data è prevista l’immissione di molti più fasci di protoni. La scoperta storica è stata fatta con le collisioni a 13 Tev (Teraelettronvolt, unità di misura utilizzata solo nella fisica delle particelle) e stando agli esperti che ci lavorano, questo sarà il passo decisivo per la scoperta dell’antimateria, o materia oscura. Per la prima volta nella storia sono state registrate le immagini della collisione di fasci di protoni all’interno dell’LHC, l’acceleratore del Cern, (Large Hadron Collider) avvenute all’energia record di 13 Tev, ovvero 13 miliardi di elettronvolt, raggiungendo un vero e proprio primato, dato che il precedente record era ad un’energia di 6.5 Tev stabilito nel 2013. Ora aspettiamoci il passo decisivo tra qualche settimana!