Negli ultimi tre giorni, il vulcano Etna è tornato a mostrare qualche sintomo che, in qualche modo, potrebbe preannunciare l’inizio di un’imminente attività eruttiva nei prossimi giorni. Nell’ultimo periodo si è discusso molto sulla violenta eruzione del vulcano Calbuco in Cile e del terremoto in Nepal che, a detta degli ultimi aggiornamenti, avrebbe provocato oltre 7.500 morti, ed il bilancio continua a salire terribilmente di ora in ora. Attualmente però l’attenzione si sta spostando anche sul nostro vulcano Etna, anche se al momento sta attraversando una lunga fase di quiescenza (l’ultima breve eruzione c’è stata il 2 Febbraio scorso).
Il vulcanologo dell’INGV di Catania, il dottor Boris Behncke, negli ultimi giorni il vulcano Etna è tornato in auge a causa di un forte degassamento in atto sui crateri sommitali. Boris Behncke ha anche spiegato come, negli ultimi giorni, è in corso uno sciame sismico a grande profondità sotto l’Etna, con conseguente aumento del tremore vulcanico. Non c’è nessuna eruzione visibile, ma questi segnali potrebbero lasciar intendere una possibile fase eruttiva nei prossimi giorni, ipotesi tuttavia molto difficile da prevedere con effetti così blandi, assai frequenti con un vulcano come l’Etna.