Il cargo russo Progress M-27M, partito nella giornata di ieri, Martedì 28 Aprile 2015, è ufficialmente fuori controllo. La navicella russa era partita dal cosmodromo di Baikonur in Kazakistan, per portare esperimenti e rifornimenti sulla Stazione Spaziale Internazionale, ma a causa di un’avaria, è praticamente incontrollabile, sta girando su se stessa. Il cargo Progress stava trasportando circa 2700 chilogrammi di cibo, acqua, rifornimenti ed abiti per gli occupanti della Stazione Spaziale Internazionale, tra cui la nostra Samantha Cristoforetti, ma poco dopo il decollo ha iniziato a roteare in modo incontrollato attorno al proprio asse. Le comunicazioni sono state perse, ma i controllori hanno confermato che il dispiegamento dei pannelli solari è comunque andato a buon fine, ma non quello delle antenne di navigazione, quelle che avrebbero dovuto indirizzare il cargo Progress verso la Stazione Spaziale Internazionale. La vicenda del cargo Progress si aggiunge alla lunga lista di disastri ed errori di lancio degli ultimi mesi.
Stando a siti come questi, secondo alcune “fonti”(quali???) il cargo Progress potrebbe presto precipitare sulla Terra. Ora, premettiamo che nella progettazione di un razzo spaziale, i progettisti, gli ingegneri e gli operai tengono sempre conto del problema, mettendo in atto dei delicati ma inevitabili procedimenti che portano alla disgregazione del razzo in caso di avaria incontrollabile. La notizia non è stata confermata da enti ufficiali, e anche se così fosse, non si tratterebbe di detriti grandi diversi metri, ma pochi centimetri. L’aggancio sarebbe dovuto avvenire dopo 6 ore e 4 orbite dal lancio, ma ora che sono passate più di 39 ore, appare quantomai evidente che gli astronauti sulla Stazione Spaziale Internazionale non godranno dei rifornimenti tanto attesi. Nel 1994 e nel 1997 ci sono state delle collisioni di carghi Progress con la stazione spaziale sovietica, la Mir, mentre una terza non aveva raggiunto l’orbita, mentre il problema odierno non si era mai verificato a memoria d’uomo. La ISS può comunque vantare il servizio di rifornimento offerto dalle navicelle Dragon e HTV. Ora attendiamo di sapere se questa presunta collisione è vera o è un’ennesima bufala mediatica.