La capitale del Nepal, Kathmandu, è ridotta ad un cumulo di macerie. Centinaia, se non migliaia, sono gli edifici crollati sotto ai colpi di un violentissimo terremoto di magnitudo 7.9 della scala Richter. Danni incalcolabili, impossibile fare una stima di morti e feriti, si tratta certamente di una tragedia destinata a lasciare il segno nel mondo intero, alla quale auspichiamo si muova al più presto la macchina internazionale dei soccorsi. Come potete constatare voi stessi dal filmato che vi alleghiamo qui in fondo, la situazione è disperata a Kathmandu, distante addirittura 70 chilometri dall’epicentro di questo forte terremoto di oggi, Sabato 25 Aprile 2015, in Nepal. Non sono ancora giunte molte segnalazioni dalle città e dai villaggi situati proprio nei pressi dell’epicentro, si teme che essi siano stati completamente rasi al suolo.
Nella città di Kathmandu vivono circa 2 milioni e mezzo di persone, mentre nella città di Bhaktapur ne vivono 110.000: è qui che si teme il maggiore bilancio di morti e feriti, poichè questo grosso centro abitato è situato proprio a pochissimi chilometri dall’epicentro del terremoto di oggi in Nepal. Il bilancio delle vittime cresce di minuto in minuto: attualmente sono 100 i corpi estratti senza vita, ma diverse centinaia (o forse migliaia) sono le persone rimaste intrappolate nel crollo di abitazioni, condomini e capannoni industriali.
Al momento del forte terremoto, in Nepal erano le 11:56, quasi l’ora di punta, gli studenti erano a scuola e gran parte delle persone erano a lavoro. Seguiranno ulteriori aggiornamenti. Ci sono centinaia di piccole e medie località situate a pochi chilometri dall’epicentro, di cui al momento non si sa assolutamente nulla. E’ confermata anche la notizia di vittime sull’Everest, a causa di valanghe che hanno investito vari campi base.