Articolo di Giovanni Desiderati
In fin dei conti, le auto del futuro non si discosteranno poi tanto da quelle attuali. Tutti sappiamo che la maggiore fonte di energia a giorno d’oggi è dovuta al consumo dei combustibili fossili, in particolar modo dal petrolio. Questo carburante alimenta le nostre auto, ma sapete bene che non durerà in eterno. Molti scienziati stimano che già dal 2013, più della metà delle riserve mondiali di petrolio sia stata esaurita e che se la crescita economica continua con questo passo, entro il 2050 il petrolio sarà esaurito. Per far si che questo problema non ci colga impreparati, molti laboratori stanno lavorando senza sosta per trovare un degno sostituto di questo inquinante carburante, il petrolio per l’appunto. Alcuni dei più conosciuti tentativi sono rappresentati dalle macchine elettriche o quelle a biocarburanti, tuttavia, con il tempo si sono visti i limiti di queste soluzioni, ad esempio la durata della carica o la reperibilità del bio combustibile.
Un po’ meno conosciuta, ma più concreta, è l’idea delle macchine ad idrogeno. I vantaggi di questo elemento sono molti: la capacità di essere facilmente trasportabile anche durante lo stato liquido, non produce gas di scarto ed è in grado di “contenere” molta energia all’interno dei legami intermolecolari. Finora l’idrogeno è stato prodotto solamente mediante elettricità generata per mezzo di combustibili fossili, per questo motivo molte persone non ne comprendono le potenzialità. Per ovviare a questo problema, gli scienziati hanno trovato un ingegnoso sistema che sfrutta la fotosintesi delle piante, o per lo meno prende spunto da essa. Pochi mesi fa era già stata tentata una cosa simile!
L’idea è quella di riprodurre sinteticamente il metodo che usano le cellule vegetali per produrre idrogeno. All’interno del processo di fotosintesi, nella fase luminosa, la cellula compie un processo di fotolisi dell’acqua in cui l’ossigeno viene separato dall’idrogeno, così da avere molecole di idrogeno (H2) già pronte per l’utilizzo. Questo metodo permetterebbe di creare idrogeno utilizzando esclusivamente una tecnica collaudata dalla natura in milioni d’anni e senza utilizzo di energia se non quella del sole. Molti sono gli ostacoli da superare, ma i fondi stanziati per la ricerca in questo campo sono aumentati negl’ultimi anni, e questo ci fa capire l’importanza di queste ricerche. Le nostre macchine rimarranno quindi le stesse, e non ci saranno grossi cambiamenti neanche in campo meccanico, se non per l’eccezionale combustibile usato, frutto di ingegnose idee e sperimentazioni.