Articolo di Emanuele Maiorana
25 anni fa veniva lanciato in orbita uno degli strumenti sicuramente più scientificamente produttivi mai realizzati: il telescopio Hubble. Fu lanciato in orbita il 24 Aprile 1990, realizzato dalla NASA e dall’Agenzia Spaziale Europea. Si trattò in realtà di un rinvio del lancio originale previsto nel 1986, rimandato a causa del disastro del Challenger nel gennaio dello stesso anno.
Le prime immagini prese dal telescopio causarono grande sconforto tra gli astronomi e tutti i partecipanti al progetto: erano fortemente distorte dall’aberrazione sferica e fuori fuoco, e anche con lunghe elaborazioni al computer non potevano arrivare alla risoluzione prevista. Tuttavia, nel corso dei primi tre anni della missione, prima della correzione all’ottica, il telescopio Hubble effettuò un gran numero di osservazioni produttive.
L’accessibilità dei dati a tutti e la copertura mediatica hanno trasformato lo strumento in un punto di riferimento del mondo scientifico in tutto il mondo, e ad oggi ha completato più di 130.000 orbite intorno alla Terra, immortalato più di un milione di oggetti, da nubi di polveri a galassie lontane. Più di 12.800 ricerche sono state condotte usando i dati di Hubble che sono stati citati più di 550.000 volte.
Non prima del 2018 è previsto il lancio del James Webb Space Telescope, destinato a diventare “il successore” di Hubble, più precisamente nel campo dell’osservazione infrarossa. Hubble rimarrà tuttavia affiancato al nuovo telescopio per le osservazioni negli altri spettri.