L’Italia si appresta a tornare a vivere una fase meteorologica piuttosto movimentata, a differenza del lungo periodo all’insegna del caldo e della stabilità che si è appena concluso). Il Nostro Paese viene da dieci giorni in cui a dominare è stato l’anticiclone sub-tropicale, giunto (guardacaso) al termine del periodo pasquale. In quell’occasione l’Italia è stata investita da una notevole irruzione di aria fredda proveniente da NNE, così importante per il periodo da portare la neve addirittura al livello del piano su Molise, Marche, Abruzzo e Romagna, con fiocchi scesi a 400 metri di quota anche su Toscana, Umbria e Lazio, fino a 200 metri su Puglia, Basilicata e Veneto.
Prima del significativo calo termico, che a differenza dei precedenti aggiornamenti, sembrerebbe non essere così significativo (le emissioni di ieri sera dei modelli GFS ed ECMWF lasciavano immaginare una parentesi fredda ben più incisiva e duratura, questa è la prova evidente che la meteorologia è una scienza inesatta), il nostro Paese sarà alle prese con una reiterazione del caldo, maggiormente evidente su Calabria, Puglia ed Isole Maggiori. Tra la giornata di oggi, Venerdì 17 Aprile, e quella di domani, molte zone di queste regioni sopracitate potrebbero staccare i primi 30/31°C annuali.
Contemporaneamente all’aumento del caldo al Sud Italia, le prime correnti di freddo provenienti dai Balcani si farebbero sentire sul nostro Paese. Calo termico al Nord tra domani e Lunedì 20 Aprile, con calo della quota neve (occasionalmente anche al di sotto dei 1000 metri su Triveneto e qualche zona dell’Appennino). Ulteriori dettagli saranno resi nelle prossime ore.