Sono stati girati innumerevoli film, come il celeberrimo Armageddon, sono stati scritti libri e addirittura canzoni sull’argomento. Per tante volte abbiamo scritto e parlato di asteroidi di piccole, medie e grandi dimensioni che “sfioravano” la Terra (l’ultimo poche settimane fa), spesso avvicinandosi di pochi milioni di chilometri, altre volte invece avvicinandosi seriamente alla nostra atmosfera, altre volte ancora piccoli meteoriti hanno prodotto scie luminose e sono (in rare occasioni, come avvenuto in Svizzera), ma prima o poi qualche scienziato o ente scientifico doveva tirar fuori la teoria dell’asteroide che, in tempi assai brevi, potrebbe precipitare sulla Terra.
L’asteroide incriminato è il 2012 TC4, e secondo Judit Györgyey-Ries, scienziata del McDonald Observatory, della University of Texas (così riporta il Mirror), potrebbe seriamente precipitare sulla Terra nel mese di Ottobre del 2017, tra circa due anni e mezzo.
La dott.ssa Györgyey-Ries ha dichiarato al sito astrowatch.net che l’eventuale impatto di un’asteroide delle dimensioni di circa 50 metri, come 2012 TC4, non provocherebbe catastrofi o sconvolgimenti su vastissima scala (quelli sono effetti disastrosi, degno di un asteroide di dimensioni eccezionali). Va da se che l’eventuale impatto di un “sasso cosmico” di 50 metri causerebbe un bel botto, e a seconda della zona colpita, causerebbe comunque un disastro.
Subito la risposta di Detlef Koschny, capo del progetto degli oggetti NEO della European Space Agency: “C’è una possibilità su un milione che ci colpisca. Le dimensioni sono state stimate in base alla luminosità ma non ne conosciamo la reflettività. Perciò potrebbe essere di dimensioni maggiori o minori, da 10 a 40 metri. Un oggetto ferroso di 40 metri attraverserebbe l’atmosfera creando un cratere, un oggetto roccioso di 10 metri non si noterebbe nemmeno.” L’ESA aveva un progetto in merito, nei prossimi mesi saranno nuovamente valutate le possibilità di un eventuale schianto, che ripetiamo, sono infinitesimamente basse, e le parole di questa studiosa vanno ovviamente prese con le pinze, dato che chissà per quali secoli si continuerà a parlare di potenziali impatti di asteroidi.