Molti hanno mosso alcune perplessità per quanto riguarda le tecnologie sviluppate mediante l’utilizzo delle tecnologie con la stampa 3D, e invece mese dopo mese, questa sorprendente tecnologia sta iniziando a stupirci, grazie a piccoli capolavori di precisione che in futuro saranno in grado di salvare la vita a moltissime persone (ed in qualche occasione già iniziano a farlo). Sono stati costruiti in laboratorio i primi vasi sanguigni hi-tech, ottenuti grazie alla stampante 3D e l’elettrofilatura, ovvero utilizzare un materiale liquido per ottenere tanti piccoli filamenti. Una volta ottenuto il materiale di base, si vanno a trapiantare le cellule che andranno poi a formare i vasi sanguigni, ottenendo alla fine dei vasi praticamente uguali a quelli presenti nel nostro corpo.
La tecnica utilizzata per costruire i vasi sanguigni con la stampante 3D è stata messa a punto dal gruppo di studenti e ricercatori dell’università di Shanghai, Cina, a capo del dottor Yuanyuan Liu. La struttura utilizzata per far crescere i vasi sanguigni è composta da ben tre tipi di materiali: uno di essi compone l’impalcatura protettiva, dentro la quale si sviluppano le cellule che andranno poi a costruire i vasi sanguigni veri e propri: alcuni test hanno dimostrato che in un periodo compreso tra i 6 e i 12 mesi, l’impalcatura si decompone e le cellule che compongono i vasi sanguigni sono formate al 100%. Per ora sono state testate queste cose solo sui ratti, il prossimo passo sarà quello di eseguire il test sugli animali e infine la sperimentazione umana.