Freddo e neve in arrivo sull’Italia: possibili nevicate in pianura su molte regioni, gli aggiornamenti

Nuovo anno, nuovo articolo sulle condizioni meteorologiche attese nel corso dei prossimi giorni, aggiornato ogni qualvolta, nel mese di Gennaio, si dovesse verificare o dovesse essere visto qualche particolare fenomeno meteorologico.


Aggiornamento ore 22:00 del 30 Gennaio 2015 – La giornata di oggi è trascorsa con violenti temporali sulla fascia costiera tirrenica, in particolar modo su Toscana, Campania e Calabria, ma le precipitazioni sono state abbondanti anche su Lazio, Puglia e Sicilia. Ovunque ci sono stati forti venti, ma il calo delle temperature, repentino, c’è stato solo a partire dalle ore 12 sulla Toscana e dalle ore 15 sul Lazio, quando il fronte freddo ha partorito alcuni temporali che sono stati in grado di portare la neve a Viterbo, Siena ed Arezzo. Le carte matematiche tendono nuovamente ad aprire la forbice di opzioni meteo per i prossimi 10 giorni, in particolare GFS ha parzialmente ritrattato le possibilità nevose per la pianura, mentre ECMWF, il modello europeo, continua per la sua strada fatta di lunghe ondate fredde con neve a quote molto basse. Grosso modo, facendo una media tra i vari modelli matematici, dovrebbe andare così. Domani, Sabato 31 Gennaio, temperature in aumento a partire dalla mattinata, non prima di residue nevicate in pianura/collina al Centro-Nord. Il primo Febbraio potrebbe essere una buona occasione per nuova neve a quote molto basse su Lazio, Toscana, Umbria, Marche, Abruzzo, Molise ed Emilia-Romagna. Successivamente si avrebbe una scaldata, dovuta all’arrivo di correnti umide da Sud, con temporali e locali nubifragi tra Toscana e Sicilia. A seguire moltissima incertezza, GFS ha limato le termiche, ECMWF (che vi alleghiamo) propone configurazioni da neve a bassissima quota al Centro-Nord.

ECMWF opta per configurazioni fredde e nevose sul medio-lungo termine, ma andrà veramente così? - www.meteociel.fr

ECMWF opta per configurazioni fredde e nevose sul medio-lungo termine, ma andrà veramente così? – www.meteociel.fr


 

Aggiornamento ore 20:00 del 29 Gennaio 2015 – Ormai ci siamo. Passata la prima fase fredda, quella che ha portato la neve a bassissima quota su Sicilia, Calabria, Basilicata e Puglia tra 27 e 28 Gennaio, sta per arrivare la seconda. Non si tratterà della discesa di un nocciolo di aria gelida, non avremo condizioni di gelo storico, non c’è il rischio di raggiungere o superare qualche record di freddo. Si tratterà semplicemente di una fase fresca, con altissime possibilità di neve a quote basse su diverse regioni del Centro-Nord. Sta nevicando in pianura sul Piemonte, nella notte la neve arriverà anche a Torino e a Milano, mentre nella giornata di domani sono attese nevicate, localmente copiose anche se a macchia di leopardo, su Emilia-Romagna, Veneto, Lombardia orientale e Friuli-Venezia Giulia. Abbondanti nevicate sono attese sulle Alpi e sull’Appennino. Nel pomeriggio-sera di domani, Venerdì 30 Gennaio 2015, potrebbe perfino concretizzarsi il rischio di neve a quote bassissime sul Lazio e sulla Toscana, oltre ad Umbria, Marche, Abruzzo e Molise. Roma potrebbe essere interessata da temporali nel tardo pomeriggio, con l’ipotesi fantascientifica di una nevicata, in quanto le temperature in quota potrebbero essere veramente basse, ma sono i geopotenziali molto al di sotto della media a destare un certo interesse. Passata la seconda ondata fredda, ne avremo una terza tra 1 e 3 Febbraio, ed una quarta ancora da valutare attentamente dopo il 4 Febbraio. Ulteriori dettagli saranno resi in quest’articolo.

Modelli matematici mostrano una configurazione barica decisamente fuori dal comune per domani - www.meteociel.fr

Modelli matematici mostrano una configurazione barica decisamente fuori dal comune per domani – www.meteociel.fr


Aggiornamento ore 23:00 del 25 Gennaio – Conferme generali da parte dei modelli matematici. Quello di questa sera è solo un flash, in quanto la situazione modellistica per il medio ed il lungo termine resta invariata. Ecco grosso modo le configurazioni attese per i prossimi giorni, stando alle emissioni modellistiche serali. Tra domani, Lunedì 26 Gennaio, e Sabato 31 Gennaio, l’Italia sarà alla mercè di una serie di impulsi d’aria fredda Nord-occidentali, con fronti instabili provenienti da latitudini settentrionali. Da valutare attentamente l’impulso visto per la giornata di Mercoledì 28 Gennaio, con la neve che potrebbe cadere veramente in basso su Marche, Abruzzo e Molise. Da vedere nei dettagli l’irruzione fredda di fine mese al Centro-Nord, l’impressione è che si siano limate molto le termiche, sia ad 850 hPa che a 500 hPa. Per l’inizio del mese di Febbraio sembra poter arrivare qualcosa di più consistente, sempre da Nord, ma questo lo potremo capire solo tra qualche giorno.

Serie d'impulsi d'aria artica da Nord, possibili forti nevicate a quote basse a fine mese? - www.meteociel.fr

Serie d’impulsi d’aria artica da Nord, possibili forti nevicate a quote basse a fine mese? – www.meteociel.fr


Aggiornamento ore 23:00 del 24 Gennaio – Giungono sempre più conferme per quanto riguarda l’irruzione di aria artica proveniente per fine mese ed inizio di Febbraio. Ciò che appare abbastanza probabile è la struttura e la configurazione di quest’ondata, che potrebbe materializzarsi a partire dal 29 Gennaio, ossia la discesa di parte del vortice polare sull’Italia e sull’Europa, e la conseguente risalita dell’anticiclone delle Azzorre per vie meridiane. Gli ultimissimi aggiornamenti modellistici però tendono a limare l’entità del freddo alle quote bariche di 500 ed 850 hPa, ma ribadiamo che questi sono dettagli da considerare tra 3/4 giorni, ora regna ancora molta incertezza. A grandi linee possiamo dire che questa potrebbe essere una seria occasione per neve in pianura al Nord, sulla Toscana e sul medio versante adriatico, mentre un’ipotetica seconda colata fredda, sempre proveniente da Nord, potrebbe essere interessante stavolta per Lazio, Campania, Toscana e Sardegna, oltre alle regioni settentrionali. Prima di tornare a concentrarci su questa possibile doppia irruzione fredda artica (con ipotesi di formazione di alcuni minimi barici veramente profondi), cosa che verrà fatto nel dettaglio domani, vi ricordiamo che nel corso dei prossimi giorni l’Italia subirà l’attacco di fronti freddi settentrionali, con temperature in calo vistoso ovunque e possibili nevicate a bassa quota, specialmente su Umbria, Marche e Abruzzo, ma non si tratterà di una fase di maltempo generalizzata a livello nazionale, saranno diverse mini irruzioni fresche che fungeranno da apripista a quel che potrebbe accadere tra fine mese e Febbraio.

ECMWF opta per configurazioni da neve a bassa quota anche sul Tirreno per inizio Febbraio, ma è lungo termine - www.meteociel.fr

ECMWF opta per configurazioni da neve a bassa quota anche sul Tirreno per inizio Febbraio, ma è lungo termine – www.meteociel.fr


Aggiornamento ore 17:30 del 23 Gennaio, L’Inverno a un bivio – Abbiamo parlato a lungo, nel corso di quest’articolo, di possibilità per eventuali notevoli eventi freddi sul medio-lungo termine, ci abbiamo girato in tondo. Adesso è il caso di dire che l’Inverno è veramente a un bivio, o tutto o niente. Le ultime emissioni dei modelli matematici, GFS ed ECMWF in primis, mettono configurazioni di tutto rispetto sul medio-lungo termine, con la discesa di un lobo del vortice polare sull’Europa, Italia compresa. Tale eventualità è tenuta in conto da diversi giorni, ma solo nelle ultime emissioni le carte sono diventate veramente significative, con la discesa di geopotenziali molto bassi e temperature veramente fredde in quota tra 28 Gennaio e 4 Febbraio. La distanza temporale è ancora troppo elevata per poter sciogliere la prognosi, ma parliamo chiaramente: l’Inverno è a un bivio, o tutto o niente. Il forcing anticiclonico azzorriano, in concomitanza con gli altri due anticicloni, quello auletinico e quello siberiano, tenderanno a spezzare il vortice polare e a ridurlo in frantumi. Uno di questi pezzi potrebbe giungere sull’Europa e sull’Italia (come infatti vedono i modelli) causando nevicate a quote pianeggianti. Ribadiamo ancora una volta che siamo ben lontani dal giungere ad una definitiva chiarificazione su cosa potrebbe accadere sul lungo termine, e che ci vorranno almeno altri 3-4 giorni per sciogliere la prognosi.

Stravolgimento GFS - Discesa di un lobo del vortice polare sull'Italia e l'Europa? - www.meteociel.fr

Stravolgimento GFS – Discesa di un lobo del vortice polare sull’Italia e l’Europa? – www.meteociel.fr

Per quanto riguarda il breve termine, confermata la colata di aria fredda tra domani sera, Sabato 24 Gennaio, e Lunedì 26 Gennaio. Sussiste la seria possibilità di assistere a delle nevicate a quote molto basse su Umbria, Toscana, Marce, Abruzzo e Molise, con temperature in calo consistente sull’Italia centro-settentrionale e sulla Sardegna.


Aggiornamento ore 23:00 del 22 Gennaio – I modelli sono andati lentamente ad inquadrare la prima irruzione di freddo, quella attesa tra 24 e 26 Gennaio. Certamente non si tratterà di una fase fredda come quella avuta a fine Dicembre, ma occorre dire come a livello meteo, configurazioni del genere possono spesso portare a sorprese nevose in luoghi inaspettati, proprio perchè l’arrivo del freddo può dar luogo a improvvise precipitazioni nevose in zone in cui esse non sono viste fino all’ultimo momento. Si tratterà di una fase fredda non particolarmente duratura, ma con temperature in calo su gran parte dell’Italia centro-settentrionale, e probabili nevicate a quote molto basse su Umbria, Toscana e settore adriatico. Per il medio-lungo termine molta incertezza. GFS ed ECMWF, per quanto riguarda il periodo di fine mese e inizio Febbraio, sono agli antipodi, anche se entrambi (chi prima chi dopo) mettono in ballo una configurazione invernale piuttosto considerevole, da valutare. ECMWF mostra buoni movimenti dal 31 Gennaio in poi, con la discesa di una parte del vortice polare sull’Europa, GFS vede grossomodo la stessa cosa ma posticipata di alcuni giorni. In ogni modo è ancora troppo presto per parlarne.

Modelli matematici molto incerti sul lungo termine - www.meteociel.fr

Modelli matematici molto incerti sul lungo termine – www.meteociel.fr


Aggiornamento ore 21:30 del 21 Gennaio – Grandi movimenti si scorgono sul medio-lungo termine. Mentre ci attendiamo l’arrivo della neve a quote pianeggianti sul Piemonte, Torino compresa (ribadiamo il concetto che non si tratterà di una nevicata eccezionale, ma potrebbe anche fare qualche accumulo) nel corso di questa notte, grandi movimenti tornano ad interessare il medio ed il lungo termine delle emissioni modellistiche. Sia GFS che ECMFW vedono la formazione di un vasto promontorio anticiclonico sull’Oceano Atlantico, dovuto al rafforzamento dell’anticiclone delle Azzorre. Di conseguenza, a seguito del rallentamento delle correnti zonali, si avrebbe la discesa di un lobo del vortice polare, con geopotenziali bassissimi, pressione in calo e temperature in diminuzione sull’Italia. Nota molto importante: poichè in questi giorni non c’è stata la formazione dell’anticiclone russo, quello che comporta la presenza di un serbatoio di aria gelida pronto ad essere usato in caso di irruzioni fredde verso l’Italia. Nel caso in cui questo si sarebbe formato in questi giorni (ma potrebbe ancora farlo), un’irruzione come quella che vedono i modelli matematici per la fine del mese di Gennaio avrebbe portato ad una fase fredda/gelida ben più considerevole di quella che possiamo solo ipotizzare ora. Ribadiamo che questa è una breve tendenza a medio/lungo termine, e che i modelli cambieranno ancora.

Ecco cosa ci mostra l'emissione serale del modello ECMWF - meteociel.fr

Ecco cosa ci mostra l’emissione serale del modello ECMWF – meteociel.fr


Aggiornamento ore 12:00 del 21 Gennaio – Come ampiamente annunciato nel corso dei giorni scorsi, la neve sta per arrivare su molte zone di pianura o bassa collina. E’ il caso del Piemonte, delle zone collinare della Liguria, dell’alta Lombardia, della Valle d’Aosta, del Veneto centro-settentrionale. Ribadiamo che quella in atto non è un’irruzione di aria fredda concreta, e queste nevicate imminenti (già in atto a quote basso collinari di Piemonte e Lombardia) sono frutto solamente dell’ingresso di aria fredda da latitudini settentrionali che non riesce a spingersi più a Sud degli Appennini, fermandosi solo su Parte della Pianura Padana, questo perchè l’irruzione di aria fresca è abbastanza blanda. La presenza di un minimo di bassa pressione sul Mar Ligure sta portando alla formazione di temporali sulle regioni centrali tirreniche, ma anche alla formazione di nubi ad alto sviluppo cumuliforme al Nord, ed è grazie ad esse che l’aria fredda presente in quota raggiunge il suolo, dando vita a delle nevicate.

Configurazioni fresche sul medio-lungo termine - www.meteociel.fr

Configurazioni fresche sul medio-lungo termine – www.meteociel.fr

Capitolo lungo termine: così come erano peggiorati, improvvisamente i modelli matematici tornano a mostrare configurazioni invernali sul medio e sul lungo termine, nulla di clamoroso o di epocale, ma comunque una parvenza invernale abbastanza plausibile. E’ improbabile infatti che la stagione invernale termini senza ulteriori irruzioni di freddo da Nord, mentre per ipotizzare uno scenario di vero e proprio gelo sull’Europa, è essenziale che sulla Russia si formi l’anticiclone statico siberiano, con la formazione di una vastissima risorsa d’aria gelida che in questi mesi dovrebbe essere consuetudine, ma che oggi a quanto pare non è. 


Aggiornamento ore 15:00 del 19 Gennaio 2015 – Niente da fare, i modelli matematici si sono nuovamente orientati in favore di una tendenza tutt’altro che invernale per il medio-lungo termine. Gli indici teleconnettivi e le analisi stratosferiche resterebbero buone per il periodo di fine mese e di inizio Febbraio, ma ribadiamo che si tratta ancora di mere supposizioni dagli esiti tutt’altri che scontati. Quello che stiamo vivendo in questi giorni è un vero e proprio stravolgimento modellistico a tutti gli effetti, purtroppo in negativo per gli amanti della neve e del freddo. Tuttavia, occorre sottolineare come giungano conferme per le prime fioccate di neve in pianura sul Piemonte, tra la serata di domani, Martedì 20 Gennaio 2015, e la giornata di Venerdì 23 Gennaio. Se le cose vanno come devono andare, c’è la possibilità che su Torino cadano diversi centimetri di neve nell’arco di alcuni giorni. Le possibilità nevose per Milano ci sono, siamo al 55% circa, ma regna ancora tanta incertezza.

Possibile neve in arrivo sulle pianure del Nord-Ovest - www.meteociel.fr

Possibile neve in arrivo sulle pianure del Nord-Ovest – www.meteociel.fr


Aggiornamento ore 19:00 del 18 Gennaio 2015 – Incoraggianti conferme per quanto riguarda una seconda ondata fredda tra 21 e 25 Gennaio, in attesa che si formi una vasta saccatura di aria fredda sulla Russia, con annesso anticiclone termico siberiano. Confermiamo le corpose possibilità di una doppia nevicata su Torino e sul Piemonte, la prima nella giornata di Martedì, la seconda tra Giovedì e Venerdì. Si tratta di una situazione borderline, in ogni caso l’eventuale quantità di neve nella giornata di Martedì sarebbe esigua, mentre in caso di conferme potrebbe essere più intensa quella della seconda parte della settimana. In ogni modo, sebbene gli aggiornamenti modellistici odierni sono migliorati, in quanto la potenza del vortice polare sembrerebbe essere sempre di più a repentaglio dagli attacchi dei tre anticicloni (o wave) che sono presenti sul Pacifico, sull’Atlantico e sulla Siberia. L’importante è che si formi la sacca di aria gelida sulla Siberia, gran parte delle eventuali ondate d’aria fredda sull’Italia dipendono da questo importantissimo particolare. Per il momento possiamo dire che gli indici teleconnettivi lascerebbero intravedere una seconda parte d’Inverno caratterizzata da maggiori possibilità di ondate d’aria fredda sul comparto mediterraneo, ma finchè non si forma il gelo sulla Russia e sulla Scandinavia, possiamo solo fare delle semplici supposizioni che lasciano il tempo che trovano.

Depressione con possibile neve a quote medio-basse per Venerdì 3 Gennaio? Staremo a vedere - www.meteociel.fr

Depressione con possibile neve a quote medio-basse per Venerdì 3 Gennaio? Staremo a vedere – www.meteociel.fr


Aggiornamento ore 20:20 del 17 Gennaio 2014 – Stiamo seguendo costantemente la situazione meteorologica per l’Italia e per l’Europa, purtroppo per gli amanti del freddo e della neve, dobbiamo constatare un netto passo indietro rispetto alle ultime emissioni modellistiche che abbiamo commentato in questo articolo, e lo si può facilmente intuire dal fatto che per 72 ore non abbiamo aggiornato questo articolo. Permangono fortissime possibilità per assistere alla prima nevicata della stagione a Torino e su gran parte del Piemonte, tutto questo tra 19 e 20 Gennaio, mentre per la Lombardia e le restanti zone della Pianura Padana, le possibilità di neve sono scese di molto. Sono stati sostanzialmente sottoposti a graduale ridimensionamento, tutti gli impulsi freddi da qui fino al 25 Gennaio, anche se l’ultimo modello matematico mostrava una tendenza invernale per il lungo termine, niente di certo o concreto ancora per il momento. Intanto monitoriamo la possibilissima neve in arrivo sulla pianura del Piemonte.

Probabile la prima nevicata della stagione a Torino - ENS Lineameteo

Probabile la prima nevicata della stagione a Torino – ENS Lineameteo


Aggiornamento ore 22:30 del 14 Gennaio 2014 – Notevoli le variazioni modellistiche nella giornata di oggi. E’ il primo giorno del “nuovo” modello GFS, ovvero il solito modello ma migliorato nella risoluzione e nell’immissione dei dati, dunque ci si aspetta un netto miglioramento nell’attendibilità previsionale. GFS è propenso per una configurazione puramente invernale, con scambi meridiani marcati, ovvero anticiclone di blocco di matrice azzorriana sull’Oceano Atlantico e successiva discesa di freddo e perturbazioni sull’Europa centrale e sull’Italia. La configurazione consiste in una profonda area di bassa pressione che si verrebbe a formare sul Mar Ligure e sul Mar Tirreno, garantendo tra 18 e 22 Gennaio forte maltempo con neve, probabilmente a quote molto basse (in caso, ovviamente, di conferme dei modelli matematici) su molte zone della Pianura Padana. Ovviamente, come in tutte le situazioni simili, non manchiamo di ricordarvi che questa è una tendenza molto vaga, soggetta a mutevoli stravolgimenti. Quel che è importante dire è che l’Inverno è vivo, ed in mappe come questa qui sotto, possiamo ancora dire che la stagione invernale avrà molto da raccontare fino alla fine, mancano ancora due mesi per assistere a ondate di neve e freddo.

Freddo e maltempo in arrivo dopo il 17/18: torna anche la neve in pianura? - www.meteociel.fr

Freddo e maltempo in arrivo dopo il 17/18: torna anche la neve in pianura? – www.meteociel.fr


Aggiornamento ore 15:30 del 14 Gennaio 2014 – Torniamo ad aggiornare l’articolo dopo una pausa di alcuni giorni, in quanto le mappe erano peggiorate notevolmente, a tal punto che alcuni avevano ipotizzato una totale assenza del freddo. A giorno d’oggi i modelli matematici sono cambiati, ed anche notevolmente per le regioni settentrionali. Per gli amanti del freddo e della neve, specialmente di Torino, Piemonte e Lombardia. I modelli matematici sono cambiati per il medio-lungo termine: una serie di impulsi d’aria fredda, di matrice artico-marittima, faranno irruzione sulla Penisola a partire dal 16/17 Gennaio. Non si tratterà di ondate fredde particolarmente significative, in quanto l’aria artico-marittima, che giunge da Nord, non è mai aria gelida. L’aria che viene da Nord è molto umida, dunque quando essa arriva sul nostro Paese è in grado di provocare la formazione di basse pressioni, con neve su alcune zone del Nord (dove è sufficiente un’irruzione di aria fredda meno significativa rispetto che altrove per veder nevicare) e forti temporali al Centro-Sud. Una buona occasione per nevicate a bassa quota fin sulle pianure del Centro, consiste in aria artico-marittima che viene da Nord, portando maltempo, dopo un’irruzione di freddo secco proveniente da Est, proprio come accaduto nel Dicembre del 2010. 

Importanti scenari per la seconda parte del mese di Gennaio, modello ECMWF - www.meteociel.fr

Importanti scenari per la seconda parte del mese di Gennaio, modello ECMWF – www.meteociel.fr

Se le mappe dovessero essere confermate, si tratterebbe di una grossa occasione per assistere a delle intense e durature nevicate fin sulle pianure del Piemonte, della Lombardia e del Veneto, mentre per il momento sono molto blande le possibilità per Emilia-Romagna, Liguria e per le rimanenti regioni. Tra 16 e 19 Gennaio avrà luogo un primo impulso di aria fredda artico-marittima, con possibili nevicate in pianura al Nord Ovest e forti temporali sul resto delle regioni. Tra 19 e 22 Gennaio potrebbe esserci un secondo impulso, con altre buone chance di neve in pianura al Nord-Ovest, ed ancora forti temporali al Centro-Sud. Successivamente al 22 Gennaio, si aprono mutevoli e radicali scenari, da valutare molto attentamente. 


Aggiornamento ore 14:00 del 09 Gennaio 2014 – Conferme per quanto riguarda la forte e significativa ondata di calore in arrivo sull’Italia tra domani e 12 Gennaio. Si tratta, fortunatamente, di un’ondata calda molto breve, seguita certamente da una veloce irruzione di aria fredda, capace di riportare in media (o leggermente al di sotto) le temperature su buona parte della nostra Penisola. Già da diversi giorni, l’Italia è alle prese con un vasto campo anticiclonico, con pressione che al suolo non ha faticato a portarsi al di sopra dei 1030 hPa, mentre tra Spagna e Francia si è raggiunta una pressione addirittura superiore ai 1040 hPa. Questo aumento della pressione ha comportato dapprima una lunga fase stabile, con precipitazioni assenti o di debole intensità, poi, a partire da domani, alla salita delle temperature di molti gradi. L’ondata calda non sarà molto duratura, ma sarà notevole, in quanto in quota potrebbero aversi valori di +15/+17°C alla quota barica di 850 hPa, circa 1600 metri di quota, valori degni della stagione estiva o della tarda Primavera. 

Notevole ondata di calore in arrivo, dopo ritorno del freddo e della neve a bassa quota al Nord-Est - www.meteociel.fr

Notevole ondata di calore in arrivo, dopo ritorno del freddo e della neve a bassa quota al Nord-Est – www.meteociel.fr

Tali valori comporteranno temperature al di sopra della media stagionale anche di 10/15°C, con possibile superamento dei +22/23°C in Pianura Padana e sulle regioni centrali tirreniche, mentre al Sud l’aumento termico sarà leggermente minore. Al termine di questa ondata di calore, da NNE arriverà un veloce impulso di aria fredda, che comporterà la caduta della neve su Alpi, Appennini e su parte delle colline del Triveneto. I fiocchi potrebbero spingersi anche al di sotto dei 200 metri su Veneto e Friuli-Venezia Giulia, in caso di fenomeni temporaleschi, ma è ancora da confermare. Per dopo, nuova fase anticiclonica con temperature in forte aumento, mentre dal 19/20 Gennaio l’Inverno potrebbe tornare a ruggire, le conferme sono molteplici, i segnali buoni, ma ovviamente stiamo parlando di tendenze molto incerte a lunghissimo termine, dunque ci ritorneremo nel corso dei nostri prossimi editoriali.


Aggiornamento ore 22:00 del 07 Gennaio 2014 – L’Inverno, visto in tutte le sue notevoli sfaccettature tra fine Dicembre ed i primi 3-4 giorni di Gennaio, è nuovamente ai ferri corti: proprio come avvenuto nell’Inverno del 1995/1996, quando un’ondata di aria gelida proveniente da Est (il Burian) nel mese di Dicembre, fu seguita da una serie di impulsi molto caldi da Sud, che in pratica decretarono la fine della stagione fredda con quasi due mesi di anticipo, e dopo una sola ondata gelida, seppur estremamente significativa. Proprio come in quell’anno, dopo una lunga irruzione di aria fredda da NNE, da Sud sta risalendo aria molto calda, dovuta ad un corposo fronte stabile anticiclonico. Gli indici teleconnettivi ed una visione di insieme di altri parametri, lascerebbero spazio a notevoli interpretazioni, ma la più accreditata è quella che, tolte irruzioni di aria fredda molto veloci, alternate a periodi di forte stabilità atmosferica, le vere irruzioni di aria fredda/gelida possano esserci tra la fine del mese di Gennaio ed il mese di Marzo, proprio come accaduto nell’Inverno del 2009/2010 e ed in quello ben più storico del 2011/2012. 

Le previsioni meteo per i prossimi giorni non sono minimamente incoraggianti per gli operatori turistici e per gli appassionati di sport invernali, come sta accadendo ormai troppo spesso nel corso delle ultime stagioni invernali. La molta neve caduta su Alpi ed Appennini nel corso delle ultime due irruzioni di aria fredda non sono state sufficienti a creare uno strato di neve piuttosto spesso, e le alte temperature in arrivo tra 9 e 12 Gennaio 2015 faranno si che gran parte della neve caduta al di sotto dei 2000 metri di quota si sciolga in modo molto rapido. 

Fase fresca attesa per il 12/13 Gennaio - www.meteociel.fr

Fase fresca attesa per il 12/13 Gennaio – www.meteociel.fr

Le alte temperature saranno dovute ad un promontorio di alta pressione non molto duraturo, ma capace di far alzare le temperature anche di 9/16°C al di sopra della media stagionale. L’ondata di calore sarà eccezionale, con termiche da +14/+16°C alla quota barica di 850 hPa, circa 1500 metri di quota, ed in alcune località potrebbero essere raggiunti valori record, ma in passato ci furono ondate di calore ben più lunghe e notevoli. In Sicilia, e questo sembra un po’ un controsenso, si passerà dalla neve fin sulla costa a temperature ovunque superiori ai +21/23°C, localmente anche superiori. Il versante Tirrenico, le Isole Maggiori, il Nord-Ovest e l’Emilia Romagna saranno le zone più calde, ma quest’ondata non dovrebbe avere una durata superiore ai 4/5 giorni (al contrario dell’Inverno del 2007)  e potrebbe essere seguita da una fase fresca, con neve a quote molto basse al Nord, sull’Appennino e sul medio versante adriatico. Successivamente, ancora molta incertezza, ma sembrerebbe ritornare il caldo, in attesa di una seconda ondata di aria molto fredda che potrebbe materializzarsi per fine mese o inizio Febbraio, ma si tratta sempre di supposizioni.