Grazie al veicolo spaziale Kepler, missione K2, gli astronomi sono riusciti ad individuare tre nuovi pianeti extrasolari di dimensioni simili a quelle della Terra, un po’ più grandi del nostro pianeta. Tutti e tre questi pianeti extrasolari orbitano intorno ad una stella vicina al nostro Sole, ma la cosa più importante scoperta fin’ora è che uno di questi nuovi pianeti si trova nella fascia abitabile della sua stella, pertanto gli scienziati sono alla ricerca di eventuali depositi o riserve di acqua allo stato liquido, o comunque zone in cui la vita potrebbe essersi sviluppata, anche in tempi passati.
La sonda Kepler è stata rinominata la sonda “scova pianeti”, perchè in tutta la sua vita è riuscita ad individuare oltre 1.000 pianeti, diversi dei quali abitabili. Lo scopo della missione Kepler è quello di scoprire pianeti abitabili, sia per un possibile utilizzo dell’uomo in tempi futuri, sia per cercare altre forme di vita, non necessariamente simili alla nostra.
Si tratta di una tra le scoperte più significative nella storia della missione Kepler, ed i risultati sono stati anche inviati da Ian Crossfield, Università dell’Arizona, presso il The Astrophysical Journal, in attesa di essere pubblicati. La stella nella quale ruotano questi tre nuovi pianeti extrasolari è molto diversa dal nostro Sole, in quanto è una nana rossa di classe M, con il nome di EPIC 201367075, si tratta quindi di una stella più piccola e più fredda della nostra. La distanza dalla Terra è di circa 150 anni luce, quindi per raggiungere questi pianeti occorreranno all’incirca 150 anni di tempo. Può sembrare molto, ma dato che l’universo è quasi infinito, si tratta di una tra le prime dieci stelle più vicine alla nostra con almeno un pianeta abitabile che vi ruota attorno.
Si tratta di pianeti più grandi della nostra Terra, ma non di molto. La loro orbita è anche più ridotta, perchè ruotano molto più vicino alla loro stella, anche più del nostro Mercurio: questo perchè la stella in questione è una nana rossa, più piccola, e la fascia abitabile è particolarmente ristretta. E’ il pianeta interno quello più caldo, mentre quello che desta maggiore interesse è il terzo, grande 1.5 volte la Terra, che riceve 1.4 volte l’intensità luminosa della Terra, abbastanza plausibili per essere giudicato abitabile.