La società tedesca Sunfire GmBH avrebbe prodotto qualcosa che potrebbe aiutare il mondo ad uscire dall’incubo del petrolio in via di esaurimento: una macchina in grado di trasformare l’acqua proprio in petrolio, il prezioso oro nero, elaborandone sia benzina che diesel. I derivati del petrolio sono un problema, non solo per il fatto che lo smaltimento è lungo e difficoltoso, ma soprattutto perchè la maggior parte degli oggetti che utilizziamo quotidianamente sono composti, anche in minima parte, da petrolio.
Questa macchina non risolverebbe i problemi legati al petrolio e alla sua distribuzione, ma ne darebbe certamente sollievo, in attesa di trovare il valido sostituto, sia come carburante che come ingrediente utilizzato per la fabbricazione di oggetti di largo uso, come i libri (ah no, i libri stanno scomparendo!) e limiterebbe la dipendenza dal petrolio, risorsa naturale ormai in esaurimento. Il macchinario capace di trasformare l’acqua in petrolio non fornirebbe carburante ecologico, ma sarebbe solamente utile per diminuire il numero di barili nella produzione dei suoi derivati.
Come funziona? Il macchinario inventato dall’azienda tedesca sfrutta la combinazione di acqua e carbonio, H2O e CO2, al fine di creare un idrocarburo sintetico, come il petrolio o il cherosene. L’acqua viene trasformata prima in vapore, poi si separano ossigeno ed idrogeno, con quest’ultimo che viene usato come riduttore del biossido di carbonio. Il calore in eccesso viene immagazzinato nuovamente nella macchina per produrre nuovo vapore. Attualmente i costi di produzione sarebbero notevolissimi, e ci sono volute diverse decine di milioni di euro per giungere ad un abbozzo della macchina che potrebbe, in un futuro non prossimo, produrre petrolio dall’acqua. Adesso ci sono i problemi di natura burocratica e poi si potrà sperimentare con più calma.