Attorno alle ore 17:00 di oggi, Domenica 30 Dicembre 2014, è improvvisamente tornato in fase di eruzione l’Etna. Al momento non si sa se questo sia un parossismo, una mini eruzione della durata di poche ore con emissioni di cenere, gas e lava, oppure se questa è un’eruzione destinata a durare più a lungo. Al momento si valutano alcune cose: l’eruzione dell’Etna è stata molto improvvisa, non preceduta da attività sismica significativa, e sono subito state segnalate piccole colate di lava e fuoriuscita di cenere, cosa che in un normale parossismo accade, ma non sempre nell’immediato. Molte persone, turisti ed abitanti, stanno tenendo d’occhio l’Etna, a momenti ci aspettiamo fotografie e report più approfonditi.
Aggiornamento ore 09:00 – L’eruzione parossistica dell’Etna può considerarsi ormai chiusa. E’ segnalato qualche boato e qualche timido rilascio di cenere a quota 2900 metri, ma il tremore vulcanico è tornato nella media. Quello appena concluso è stato il parossismo più intenso dell’intero 2014, ma quest’anno l’attività del vulcano è stata differente rispetto a quella del 2013, anno con decine di brevi ma intensi eruzioni parossistiche. Quest’anno invece, l’Etna ha iniziato subito con una lunga fase eruttiva durata circa tre mesi, di blanda intensità, con piccole esplosioni, fuoriuscita di lava nella Valle del Bove o simili, poi un silenzio vulcanico e sismico interrotto di tanto in tanto da fugaci esplosioni, fino a ieri sera, quando si è manifestato un parossismo breve ma piuttosto intenso.
Aggiornamento ore 23:30 – E’ stato ufficializzato epicentro, ipocentro e dati relativi alla scossa di terremoto di poco fa. Il sisma in questione ha avuto epicentro in Calabria, in provincia di Cosenza, distretto sismico della Sila. Il terremoto ha avuto magnitudo pari a 4.3 della scala Richter, ed è stato avvertito in Basilicata, Campania, Calabria e Sicilia. Non si tratta di attività vulcanica, ma la coincidenza è davvero particolare, perchè risale ad oggi l’anniversario del terremoto di magnitudo 7.3 della scala Richter che nel 1908 causò il devastante tsunami nello stretto di Messina, la più grande tragedia di tutti i tempi a memoria d’uomo in Italia, escluse le due Guerre Mondiali. Il terremoto sembra non aver causato danni, ma la popolazione della provincia di Cosenza sta sfidando il freddo ed è scesa in strada.
Aggiornamento ore 22:50 – Pochissimi minuti fa è stata avvertita una scossa di terremoto in moto nitido nella zona di Catania e Messina, molte segnalazioni sono giunte anche da zone più a Nord. Al momento non sappiamo se il sisma sia dovuto ad attività vulcanica dell’Etna oppure sia un sisma con epicentro in zona differente. Vi aggiorneremo a breve.
Aggiornamento ore 22:20 – Arrivano alcune foto veramente notevoli, a cura della pagina Facebook EtNativo.
Aggiornamento ore 22:00 – L’eruzione del vulcano Etna è diventata puramente parossistica. Il tremore vulcanico sta iniziando a scendere ma non è ancora tornato nella sua fase abituale, è probabile che esplosioni ed emissione di cenere e lava continuino ancora per alcune ore. Molte persone hanno accolto con sorpresa la notizia dell’eruzione, perchè le dense nubi stratificate ne nascondevano sia i boati che le colate laviche. E’ segnalata da alcuni minuti la ricaduta di cenere fin sul litorale, mentre uno strato spesso circa mezzo centimetro è caduto a Giarre, Milo, Fornazzo, Sant’Alfio e zone limitrofe. Caduti anche lapilli di piccola dimensione. In questo momento le nubi si stanno diradando ed iniziano ad arrivare le prime straordinarie fotografie.
Aggiornamento ore 19:00 – E’ stata segnalata l’emissione di lava dal cratere di Sud-Est, ed anche l’emissione di cenere, al momento nulla di significativo, ma le segnalazioni arrivano da diverse zone differenti. In caso di aumento dell’attività eruttiva, la potenziale nube di cenere rilascerebbe le polveri nella zona di Catania e Taormina, in quanto i venti soffiano da WNW. Seguiamo attentamente l’evolversi della vicenda.
Aggiornamento ore 18:34 – L’Etna è improvvisamente entrato in fase di eruzione, dopo un silenzio sismico e vulcanico che perdurava da almeno tre mesi. L’eruzione è stata preceduta da un repentino aumento del “tremore sismico” e da sonori boati avvertibili a grande distanza. Non è possibile ammirare lo “spettacolo” dell’eruzione da grande distanza a causa del maltempo che imperversa nella zona, quindi non sono state rilasciate immagini fotografiche degne di nota, ma a detta di molti, potrebbe trattarsi di un’eruzione significativa.