Abbiamo dato ampio spazio alla super tempesta di neve che nel corso della precedente settimana ha colpito la città di Buffalo, stato di New York, Stati Uniti settentrionali: il blizzard è stato a dir poco clamoroso poichè, per via del fenomeno dello snow lake effect, sono caduti oltre 150/250 centimetri di neve su Buffalo e zone limitrofe, ridente metropoli che si affaccia sul Lago Eire, ed a poche decine di chilometri da un altro grande lago, il Lago Ontario. La neve caduta è stata veramente copiosa per via di questo fenomeno, molto frequente in questa zona degli Stati Uniti, lo Snow Lake Effect.
Questo fenomeno è molto semplice: il blizzard su Buffalo, o snow lake effect, è stato causato dalla presenza di venti freddi ed asciutti provenienti dai quadranti settentrionali che hanno sollevato in modo rapido e perentorio la massa d’aria umida pre-esistente al di sopra del lago Eire (parte del vapore acqueo proveniente dall’evaporazione naturale delle acque superficiali del Lago Eire). Il contrasto termico, o meglio la “differenza” tra le due masse d’aria hanno generato subito dei temporali nevosi, portando a breve tempo il vapore acqueo a ghiacciare (sublimazione), generando cristalli di neve. Una cosa simile accade anche sui nostri mari, quando una massa d’aria fredda e secca proviene dai Balcani, ma entrando a contatto con l’umidità sopra al Mar Adriatico, genera temporali e locali “blizzard” sulle coste di Romagna, Marche, Abruzzo, Molise ed occasionalmente anche Puglia. Ecco qui di seguito due video a dir poco strabilianti!