Molti di noi si sono chiesti, almeno una volta nella vita, quali potrebbero essere i modi alternativi per produrre acqua potabile e fornirla ai paesi più poveri del mondo, o anche a quei paesi in stato di guerra o con clima secco e desertico, come l’Arabia Saudina, la Siria, l’Etiopia, il Sudan o il Mali. Forse è stato inventato il dispositivo che molti stavano aspettando, in grado di trasformare l’umidità atmosferica in acqua potabile purissima. L’invenzione, in grado di cambiare molte cose, sarebbe anche un vanto per l’Italia, essendo stata ideata da Arturo Vittori e Andrea Vogler, dell’Architecture and Visionche, con il sostegno del Centro Italiano di Cultura di Addis Abeba e la EiABC (Ethiopian Institute of Architecture, Building Construction and City Development). Il dispositivo si chiama Warka Water (nome dovuto al fico etiope in via d’estinzione) e promette risultati mai visti nel campo dell’acqua potabile.
Come funziona questo dispositivo?
Si tratta di una grande ed innovativa struttura in bamboo, dal nome appuntio di Warka Water, che è in grado di sfruttare l’umidità dell’aria per trasformarla in acqua potabile. La struttura pesa 60 chilogrammi, ma si articola in cinque moduli scomponibili piuttosto facili da costruire, partendo dal basso verso l’alto. La struttura è una sorta di albero dell’acqua, una torre alta circa 10 metri, dal prezzo contenuto, nella quale è alloggiato al suo interno una rete di polietilene tessile, in grado di raccogliere l’umidità dell’aria e trasformarla in acqua potabile purissima. I risultati sono garantiti, il prezzo è basso, è facile da realizzare ed è alla portata di tutti.
Quanta acqua può raccogliere?
La torre Warka Water è alta dieci metri, e ne è stata prodotta anche una variante, Warka Water 2, che ne amplifica la capacità di raccogliere acqua piovana, rugiada, brina e nebbia. All’interno di questa torre c’è un grande imbuto sormontato dauna corona appositamente progettata per non far avvicinare gli uccelli. Si basa tutto su una legge fisica semplicissima, vale a dire quella della condensazione del vapore acqueo, sfruttando l’escursione termica tra giorno e notte. La struttura Warka Water può raccogliere fino a 100 litri d’acqua potabile al giorno, ed il tutto ha un costo compreso tra i 350 ed i 450 euro, veramente poco per risolvere il gravoso problema dell’acqua potabile mancante in paesi poveri come quelli africani. La presenza di questi contenitori che raccolgono l’acqua e l’umidità, porterebbero enormi vantaggi per la popolazione dei paesi poveri dell’Africa: le donne possono passare fino a 6 ore lontano dalle proprie abitazioni per procurarsi un po’ di acqua potabile. Inoltre, l’acqua prodotta dallo Warka Water migliorerebbe la salute della popolazione locale, diminuendo il tasso di mortalità ed il tasso di abbandono scolastico.