La sindrome o morbo di Morgellons si è diffusa a partire dai primi anni del duemila ed ancora oggi non trova spiegazione scientifica. La malattia è caratterizzata da curiosi effetti cutanei, vistosi filamenti fibrosi di color rosso e blu che fuoriescono dal tessuto epidermico, con escoriazioni, piaghe ed eruzioni cutanee con forte prurito. Ma i sintomi non finiscono qui, qualcuno afferma di sentire un bruciore in tutto il corpo, altri hanno l’impressione che degli insetti corrano sotto la loro pelle, qualcun’altro accusa dolori muscolo scheletrici. I filamenti riscontrati non sono comparabili a nessun altro tessuto fibroso presente in natura, di conseguenza le spiegazioni scientifiche e le ipotesi sostenute sono di vario genere.
Inizialmente il morbo a causa della sua rarità e delle su ragioni inspiegabili è stato definito una patologia psichiatrica, derivante cioè dallo stato fisico mentale del paziente che autosuggestionato creava automaticamente su di lui questi strani effetti filamentosi. Questa teoria non ha retto molto, i pazienti rimandati a casa o ricoverati nei manicomi, accusati di procurarsi da soli le lesioni, hanno contribuito alla creazione di una fondazione, la Morgellons Research Foundation, creata da Mary Leitao nel 2002, che ha anche coniato il nome del morbo su una patologia simile descritta nel 1600. Il sito dedicato della fondazione www.morgellons.org conta più di 11.000 iscritti per la maggior parte residenti negli stati della California, Texas e Florida.
Come è possibile che il nostro corpo crei dei filamenti fibrosi sottopelle?
Sono state fatte diverse ipotesi, prima fra tutte quella di un esperimento con conseguenze indesiderate sull’uomo. Qualcuno ha ipotizzato esperimenti per il controllo dell’uomo tramite nanotecnologia, altri più fantasiosi hanno attribuito tutto ad una malattia aliena, proveniente da un altro paese.
Noi non ci sbilanciamo e invitiamo i nostri lettori ad approfondire questo argomento per saperne di più. Ci limitiamo esclusivamente a incuriosirvi per farvi porre le giuste domande e pensare fuori dagli schemi. La tecnologia e lo stato dell’arte a questo mondo non è tutto scritto sui libri o su internet, in qualche angolo del mondo c’è chi inventa qualcosa di nuovo, per fare del bene, per fare del male, oppure per farlo e basta.