Nella giornata di sabato 27 settembre il vulcano Ontake, in Giappone, è inaspettatamente eruttato, provocando diverse vittime tra i numerosi escursionisti che lo visitavano, il cui numero per adesso accertato ammonta a 12, mentre risultano 63 i feriti; riguardo ai dispersi c’è ancora molta incertezza, giacché non si è tenuti a comunicare la propria presenza prima di intraprendere il cammino sulla montagna. Le squadre di soccorso, inoltre, stanno riscontrando numerose difficoltà a causa della scarsa visibilità e l’alta concentrazione di zolfo nell’aria. Il video che troverete a fine articolo mostra di quale portata sia stata l’eruzione.
Carta d’identità del vulcano Ontake
E’ la seconda montagna più alta del Giappone, dopo il Monte Fuji, con un’altezza di 3.067 metri, situato sull’isola di Honshu a circa 200 km a ovest di Tokyo. Si tratta di un vulcano di tipo esplosivo, ossia capace di improvvise e violente eruzioni che scagliano in aria materiale piroclastico (una miscela di gas e magma frammentato), invece di emettere colate di lava.
Ma da quanto tempo non eruttava?
Il vulcano Ontake era considerato inattivo fino all’ottobre del 1979 quando, dopo ben 7.000 anni, si è risvegliato, con una serie di forti eruzioni. Successivamente si sono verificate eruzioni più lievi nel 1991 e nel 2007.
C’è il rischio di ulteriori eruzioni?
L’agenzia meteorologica giapponese ha rilevato fuoriuscite di fumo anche dai crateri minori, e pertanto bisogna prestare la massima attenzione, in quanto non è da escludersi un’ulteriore eruzione a breve, di cui è impossibile definire l’eventuale intensità.
Di seguito un video amatoriale di alcuni turisti che mostra la tremenda nube di fumo provocata dall’eruzione.