L’ESA ha finalmente diffuso alcune immagini sulla lunga scia di polvere e detriti che è in grado di produrre la cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko, il corpo celeste che da diversi mesi sta tenendo con il fiato sospeso tecnici aerospaziali e moltissimi appassionati, dato che l’ES sta cercando un’impresa che mai era stata provata a memoria d’uomo, ovvero l’ammaraggio di una sonda spaziale sulla superficie di un corpo celeste non fisso (non un pianeta), quindi una cometa. Non è neanche l’unica assurda sfida che si pongono ESA e NASA, dato che tra un decennio ha in programma il lancio di una sonda acchiappa meteoriti, per arrivare a catturare un meteorite grosso quanto una casa e riportarlo integro a destinazione.
Nell’immagine ESA che vi abbiamo allegato qui sopra, possiamo notare il getto di polveri e ghiaccio lasciato dalla scia della cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko mentre vaga nel vuoto. La cometa è lunga 4.8 chilometri, e costituisce l’unione tra due nuclei di diversa dimensione che forse, in tempi passati, si sono scontrati e uniti, e sarà questo il compito del rover a bordo sulla Sonda Rosetta. Come potete vedere, la zona vicina al getto di detriti e ghiaccio è leggermente più luminosa, in quanto la vicinanza alla scia fa si che arriva un po’ più di luce. Il prossimo momento molto critico sarà il rilascio del lander Philae, che avverrà l’11 Novembre, con il compito di esplorare ed indagare sulla cometa.