Gli stili di vita frenetici dei giorni d’oggi ci allontanano da una dieta sana ed equilibrata, a base di frutta, verdura fresca, pesce e cereali, spingendoci verso un’alimentazione fast food da consumare velocemente e costituita da cibi fritti, precotti o confezionati, con conseguenze dannose per il nostro organismo.
L’esito di studi epidemiologici, presentati nel corso della decima conferenza mondiale “Future of Science”, rivela infatti una corrispondenza tra il cambio delle abitudini alimentari e l’aumento dei tumori.
La tesi dello studio
L’abbandono della dieta mediterranea ha favorito il consumo di pietanze ad elevato indice glicemico, col conseguente aumento di secrezione dell’insulina dal pancreas. Ma glucosio e insulina sono gli ormoni vitali delle cellule tumorali. Pertanto, ricorrendo ad alimenti ad alto carico glicemico, per lassi di tempo prolungati, si accelera la diffusione delle neoplasie.
Le parti del corpo più colpite
Secondo l’analisi presentata, dal cambiamento delle abitudini alimentari sarebbe aumentata l’insorgenza di tumori al seno e al colon retto. Altre regioni esposte al pericolo di cancro sarebbero il pancreas, la prostata, l’ovaio, il fegato e il cervello.
I consigli dei medici
Ridurre i rischi tumorali è possibile. In primis introducendo costantemente nella dieta cibi “magri” e più salutari, come le verdure e il pesce. Poi impegnandosi ad avere uno stile di vita meno sedentario e più propenso all’attività fisica. Infine, cercando di regolamentare le proprie abitudini alimentari ad orari costanti della giornata, anticipando, ove possibile, i pasti piuttosto che posticiparli nel tempo.