Stando ad alcune testate giornalistiche inglesi ed islandesi, ci sarebbe qualche timore per un altro vulcano in Islanda, il Laki, famoso per eruzioni che in passati hanno dato luogo a notevolissimo sversamento di lava incandescente ai bordi di questo che non è un vero e proprio vulcano, ma una serie di crateri e fratture che si sono orientate ed allineate in una fascia lunga chilometri. Molti credono che una potenziale esplosione del vulcano Laki potrebbe condizionare il clima invernale sull’Europa, come lo stesso vulcano Bardarbunga, al centro delle attenzioni mediatiche di tutta Europa per una possibile e potenziale nube di cenere, cosa che ancora non si è verificata e che non era scontata come molti affermavano.
Il parere dell’ente
Secondo il Met Office inglese, sotto alla superficie del Laki ci sarebbe del magma che si sta muovendo con crescente agitazione, con livello arancione per l’aviazione (stessa sorte era toccata per il Bardarbunga), il secondo per ordine di importanza e pericolosità dopo il rosso. Molto spesso però, quando si può ipotizzare l’eruzione di un vulcano, finisce tutto in un nulla di fatto oppure in un’eruzione talmente blanda da non essere considerata da nessuna testata giornalistica.
Quali conseguenze?
Il Laki ha eruttato anche in tempi recenti, dando vita ad eccezionali eruzioni di tipo effusivo, ma è già capitato in passato, come nel 1815, che la nube di cenere prodotta arrivasse molto a Sud. I vulcanologi monitorano, tuttavia teniamo a specificare che l’Islanda è uno dei paesi con maggiore presenza di vulcani, e dei monitoraggi “intensi” come questi capitano più spesso di quanto si crede.