Equilibrio Sociale: La Fisica Statistica e le Reti Relazionali Umane

La teoria dell’equilibrio sociale, confermata dalla fisica statistica, analizza le dinamiche relazionali umane e le regole che le regolano.

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Odiare qualcuno è anche un ottimo modo per creare un legame! (Antonio Guillem/Shutterstock.com)

Gli esseri umani, esseri sociali per natura, sono coinvolti in intricate e mutevoli reti relazionali. L’analisi di queste dinamiche sociali è stata oggetto di studio di diverse discipline scientifiche e teorie nel corso degli anni. Una di queste teorie, la teoria dell’equilibrio sociale, emersa negli anni ’40, è stata recentemente confermata attraverso l’applicazione della fisica statistica.

Al centro della teoria dell’equilibrio sociale si trova il concetto di equilibrio. Gli individui tendono a cercare e mantenere relazioni bilanciate all’interno delle loro reti sociali. Le relazioni positive sono considerate equilibrate, mentre quelle negative o ambigue richiedono regole per mantenere l’equilibrio nel sistema.

Il modello classico della teoria dell’equilibrio sociale si basa su quattro regole fondamentali, che distinguono le relazioni positive (amicizie) da quelle negative (inimicizie). La prima regola stabilisce che l’amico di un amico è un amico, sebbene in realtà non sempre sia così lineare. Allo stesso modo, l’amico di un nemico è considerato un nemico, mentre il nemico di un amico è da considerare un nemico per difendere le proprie amicizie. Infine, la regola più sottile afferma che il nemico del nemico è un amico.

La recente analisi condotta conferma l’importanza di queste regole, sebbene sia stata necessaria una certa complessità per modellare efficacemente il sistema. Bingjie Hao, ricercatore presso la Northwestern University e primo autore dello studio, ha sottolineato che le reti sociali sembrano effettivamente rispecchiare le aspettative formulate decenni fa.

Il nuovo modello proposto offre ampie possibilità di applicazione futura. Grazie alla matematica utilizzata per incorporare vincoli sulle connessioni e le preferenze all’interno del sistema, sarà possibile modellare non solo reti sociali, ma anche altri sistemi complessi.

Due fattori cruciali per il successo del nuovo modello sono emersi durante la ricerca: la limitata conoscenza reciproca tra individui nella vita reale e le differenze di positività tra le persone. Integrando entrambi questi vincoli, è stato possibile ricreare con precisione una rete sociale simile a quella prevista da Fritz Heider 80 anni fa.

István Kovács, autore principale dello studio, ha sottolineato l’importanza di comprendere la matematica alla base di queste dinamiche sociali. Nonostante la presenza di numerosi studi sulla teoria dell’equilibrio sociale, spesso non concordanti tra loro, la recente ricerca ha finalmente gettato luce su un aspetto cruciale.

La complessità della vita reale ha reso necessario considerare contemporaneamente entrambi i vincoli: le relazioni interpersonali e le differenze di personalità. Questo approccio integrato ha permesso di superare le limitazioni degli studi precedenti e di giungere a una migliore comprensione delle reti sociali. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Science Advances.

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