Preistoria: una terrificante oca predatrice popolava il Gargano

Aveva un peso di oltre venti chili, un’altezza di un metro e mezzo ed era caratterizzata da un’aggressività non comune ai volatili che conosciamo oggi. Era la ballmanni Garganornis, una grande oca che, in un’epoca risalente dai tre ai sei milioni di anni fa, viveva sul Gargano, una regione che, all’epoca, risultava una grande isola ben lontana dalla terra ferma. L’uccello aveva dimensioni paragonabili a quelle dell’uomo ed era incapace di volare. Le ali dell’oca erano destinate, infatti, ad un utilizzo ben diverso: il combattimento. La ricerca, pubblica sulla Royal Society Open Science e basata sui reperti fossili, ha dimostrato come l’animale fosse dotato di diverse armi in grado di rompere le ossa ai nemici.

oca

Preistoria: una terrificante oca predatrice popolava il Gargano

La particolare evoluzione dell’oca è stata pesantemente condizionata dalle condizioni che presentava l’ecosistema. In pratica, come detto, il Gargano era un’isola: un ecosistema in cui la lotta per la sopravvivenza era davvero serrata e difendere i piccoli dai predatori era essenziale. Le dimensioni, inoltre, erano dettate dal cosiddetto “gigantismo insulare” un fenomeno che vede gli esseri viventi delle isole, crescere in maniera spropositata: come è accaduto, nelle Isole Galapagos, alle tartarughe giganti.