Terremoto: i segnali del sisma nelle acque in montagna

Nonostante i geologi si affannino a ribadire come i terremoti non possano essere previsti, una vasta letteratura scientifica ha posto l’attenzione, negli ultimi anni, sui segnali che precedono una scossa sismica di forte entità come quella dei giorni scorsi. A confermarlo è una dichiarazione di Fedora Quattrocchi, sismogeochimica dell’INGV, nel corso di un’intervista all’AGI. Precisi segnali, secondo la ricercatrice, sarebbero stati registrati nel Monte Porche tra i comuni di Castelsantangelo sul Nera, Ussita e Castelluccio di Norcia: insomma proprio l’area dell’epicentro dell’ultimo terremoto.

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Terremoto: i segnali del sisma nelle acque in montagna Fonte: Parco Geologico Valnerina

Anomalie notevoli sarebbero state rilevate, proprio negli ultimi giorni, riguardo il livello delle acque e della composizione chimica delle sorgenti. Sarebbero le acque termali di Bagni di Triponzo, a Cerreto di Spoleto, ad aver mostrato delle anomalie davvero notevoli abbassandosi di livello. Un fenomeno registrato in occasione di altri sismi e ripetutosi solo pochi giorni prima del nuovo terremoto che ha sconvolto la zona. La dinamica dei fluidi, in occasione delle scosse, è ampiamente studiata nell’ambito della ricerca sui possibili segnali predittivi.