Titano: le colline e i canyon della luna di Saturno ripresi da Cassini

Una nuova serie di immagini della sonda Cassini. Questa volta a finire nell’obiettivo del radar della missione condotta dall’ESA e della NASA è, però, un satellite di Saturno: Titano. Un corpo celeste dalle dimensioni considerevoli e caratterizzato da condizioni uniche nel suo genere. A rivelarlo sono gli apparecchi della sonda che sono riusciti a penetrare tra le fitte nubi che caratterizzano l’atmosfera della luna. Una lunga catena di dune accompagna l’equatore di Titano: si tratta di formazioni del tutto simili a quelle terrestre e composte da granuli di idrocarburi.

titano1

Titano: le colline e i canyon della luna di Saturno ripresi da Cassini

Un’osservazione davvero importante perché consente di capire in quale direzione spirano i venti. La ricerca di Cassini si è poi spostata in un’altra area di Titano conosciuta con il nome di Xanadu. Si tratta di una zona con macchie scure ed isolate. Il motivo di questa “difformità cromatica” secondo gli esperti, sarebbe l’origine molto più antica di queste zone, inizialmente ghiacciate, ma poi ricoperte da idrocarburi. Ulteriori elementi che ci confermano, ancora una volta, l’estremo interesse della superficie della luna. Una serie di canyon, in particolare, sono stati scoperti dai ricercatori alcuni mesi fa. Si tratta di profonde fenditure riempite da liquido: canali e fiumi che si gettano in vasti bacini di gas. Insomma un panorama che ci ricorda molto il nostro pianeta.