Archeologia: scoperto un tesoro degli Sciti con tracce di droghe

Un popolo di guerrieri famosi per il loro valore in battaglia ed in grado di mettere in difficoltà i più potenti imperi dell’epoca. Sono gli Sciti i nomadi che abitavano una vasta area tra l’odierna Europa e l’Asia:  dalla Romania fino all’Asia centrale dove i confini si perdevano nelle steppe abitate dai nomadi turchi, gli Sciti sono rimasti nella storia per il loro coraggio. A gettare una nuova luce sulla popolazione stanziata nell’area tra il VIII ed il VII secolo a.C. è un incredibile ritrovamento avvenuto tra i monti del Caucaso.

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Archeologia: scoperto un tesoro degli Sciti con tracce di droghe Fonte: Igor Kozhevnikov/Andrey Beliniski

Oggetti d’oro dalla sorprendente qualità sono stati scoperti da un team di archeologi increduli per la ricchezza e la fattura del tesoro. Si tratta di coppe, vasi, anelli e collari, tutti composti integralmente da oro e con un peso complessivo di oltre tre chili e duecento grammi. Si trattava di oggetti funerari di tipo ornamentale. All’interno, oltre alle ossa di un giovane, forse sacrificato ed appunto i manufatti, probabilmente di fabbricazione greca, resistiti all’azione dei tombaroli. Ma una sostanza contenuta in alcuni contenitori ha stupito gli esperti. Si tratta di un misto di oppio e cannabis che, come raccontato già da Erodoto, gli Sciti usavano in particolari rituali.