Vino, la pesante influenza dei cambiamenti climatici

Il periodo di raccolta dell’uva, per la produzione del vino, non è più lo stesso degli anni passati. L’aumento termico globale, infatti, sta influenzando in maniera pesante il raccolto dai vigneti che, viste le elevate temperature anche in pieno Inverno, avviene sempre prima. I ricercatori della Columbia University di New York e la Harvard University, hanno tracciato i dati sulla vendemmia precoce in Francia e in Svizzera nel corso degli ultimi 400 anni; hanno poi scoperto che alcuni dei raccolti durante gli ultimi secoli sono iniziati con largo anticipo rispetto alla media. E’ il trend preoccupante di questi ultimi anni, qualcosa che potrebbe cambiare anche in maniera drastica le prospettive relative al vino. Questa ricerca è stata di recente pubblicata su Nature Climate Change. I cambiamenti climatici, insomma, stanno influenzando in maniera pesante la raccolta dell’uva; a condizioni di tempo spesso freddo e molto umido, infatti, si è passati in poco tempo a prevalenza di tempo secco e e caldo, il che comporta ad un raccolto via via sempre più precoce rispetto agli anni passati.

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Vino, la pesante influenza dei cambiamenti climatici

Ciò può influenzare in maniera assai significativa il gusto delle innumerevoli varietà di vino. E non è finita qui, perché gli scienziati addirittura affermano che presto l’uva potrebbe persino non crescere più, scomparire. Secondo i ricercatori, tuttavia, vi sono alcune possibili soluzioni: una di questa è la crescità di più varietà di uva, da coltivare in zone precedentemente considerate non ideali per la produzioni di vino. Sicuramente il vino ci sarà ancora, con l’unica eccezione (e non di poco conto) che potrebbe avere un sapore diverso rispetto a come lo conosciamo oggi.