Modificare i geni per prevenire gli aborti spontanei

E’ un vero e proprio annuncio rivoluzionario quello di poter regolare la fertilità da sperimentare, poi, sugli embrioni umani. La ricerca sarà condotta dal dottor Kathy Niakan, al Francis Crick Institute di Londra ed è il primo scienziato ad avere una licenza approvata per effettuare questo tipo di studi. L’obiettivo della ricerca sarà quello di fornire agli esperti una maggior comprensione riguardo gli inizi della vita, con l’esaminazione, dopo la prima settimana, della fecondazione degli embrioni. Ciò servirà anche e soprattutto per avere una visione ancor più chiara riguardo all’aborto spontaneo e potrebbe risultare un passo in avanti significativo per la comprensione di altre malattie. “Ci piacerebbe davvero poter capire quali sono i geni necessari per un embrione e poterli poi sviluppare con successo in un bambino sano”, riferisce il dottor Niakan.

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Modificare i geni per prevenire gli aborti spontanei

“La ragione per cui questo passo è molto importante – continua – è perchè la fertilità e gli aborti sono molto comuni ma ancora generalmente incompresi. Non si può mai prevedere dove ci porterà questa ricerca, ma ci auguriamo che possa risultare un grande vantaggio per i trattamenti contro la fertilità a lungo termine”. Il dottor Calum MacKellar, direttore della Ricerca del Consiglio scozzese di Bioetica Umana, ha recentemente criticato la possibilità di una modificazione genetica: “Permettere la modifica genetica degli embrioni apre la strada per la modificazione genetica di tutti i discendenti di una persona”. Tuttavia, già nel 2015, alcuni scienziati cinesi vennero coinvolti per modificare il DNA di un embrione umano, per correggere un gene che ha poi portato ad una malattia del sangue.