Studiata la distruzione mareale di una stella che entra in contatto con un buco nero

L’Università del Maryland ha effettuato uno studio, capitanato dal professor Miller, riguardo gli eventi che intercorrono quando una stella entra in contatto con un buco nero. Il fenomeno preso in considerazione è quello della distruzione, che viene detta distruzione mareale, di ASASSN-A1li, in una galassia a 290 milioni di anni luce da noi. La stella, che si è avvicinata troppo al buco nero, viene irrimediabilmente attratta dalla sua forza di gravità che la distrugge. Alcune porzioni della stella possono, però, disperdersi nello spazio e ciò provoca un brillamento, che può durare anche diversi anni.

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Studiata la distruzione mareale di una stella che entra in contatto con un buco nero

Il resto della stella viene inghiottito dal buco nero che, a causa dell’attrito del materiale che precipita al suo interno, produce delle radiazioni, che si propagano creando luce e che vanno a decrescere man mano che si supera l’orizzonte degli eventi. L’orizzonte degli eventi è il punto di non ritorno, oltre il quale non esiste più nulla come lo conosciamo noi, nemmeno la luce. Questi studi porteranno sicuramente a consapevolezze ulteriori sui buchi neri e chissà magari un giorno capire come i buchi neri influenzano l’ambiente circostante e come si comportano quando qualcuno si avventura nello loro vicinanze o addirittura al loro interno.