Drammatica vicenda nel corso della mattina di oggi, Sabato 31 Ottobre 2015: un aereo della compagnia russa Kogalymavia è precipitato nella zona centrale della penisola del Sinai, nel Nord dell’Egitto. La notizia è stata confermata pochissimi minuti fa dal presidente egiziano Sherif Ismail, dopo che sono iniziate a circolare storie contrastanti sulla sorte dell’aereo (isis, rapimento, falso allarme, attentato…). L’aereo era un airbus A-321 ed a bordo c’erano 224 persone tra membri dell’equipaggio e passeggeri. Il volo era decollato dalla nota località turistica di Sharm-el-Sheikh ed era diretto a San Pietroburgo, probabilmente non c’erano italiani a bordo ma la Farnesina sta indagando.
L’aereo è certamente precipitato (sono stati già individuati i rottami) ma molti avanzano l’ipotesi di un missile lanciato da una delle posizioni jihadiste dell’ISIS, molto attivo nella penisola del Sinai vista la sua importanza strategica a metà strada tra Egitto (Africa) e Palestina (Asia) ma ovviamente si tratta di qualcosa che non può essere verificato ora. Un caso simile ci fu nel Luglio del 2014, quando un Boeing della Malaysia Airlines fu abbattuto per errore da un missile partito dalla Crimea.
Sull’aereo c’erano anche 17 bimbi e 7 membri dell’equipaggio, gran parte delle persone a bordo erano di nazionalità russa in ritorno dalle vacanze passate sul Mar Rosso. Sono già stati individuati i rottami, dell’aereo della compagnia russa Kogalymavia non è rimasto più nulla, il che fa pensare che non ci siano superstiti ma a breve partiranno operazioni via terra. L’aereo era decollato poco dopo le 05:51 italiane ed era atteso a San Pietroburgo alle 10:20 ora italiana. Al momento le autorità parlano di avaria, tant’è i piloti avrebbero lanciato un SOS quando si trovavano alla quota di 9000 metri. Nelle prossime ore si cercheranno le scatole nere per capire se la pista isis possa essere esclusa al 100%. Seguono aggiornamenti.