Immediatamente dopo il violento terremoto di magnitudo 8.3 della scala Richter che ha colpito il Cile centrale, con epicentro a poche decine di chilometri dalla grande città di Coquimbo, è scattato l’allarme tsunami in tutte le coste del Cile, del Perù e per buona parte di quelle Nord-Americane, australiane ed asiatiche (chiaramente stiamo parlando solamente delle coste che si affacciano sull’oceano Pacifico) per paura di una serie di onde di tsunami alte molti metri.
Alla fine si è verificata una sola serie di ondate, con uno tsunami significativo ma non devastante (come invece è accaduto in Indonesia o in Giappone) che hanno causato gravi danni in diverse zone del Cile. L’area più colpita dallo tsunami è stata quella della regione di Coquimbo, dove le onde hanno raggiunto i 4.55 metri di altezza. Nel video postato qui sopra ci mostra le onde che attraversano il centro della città di Coquimbo, trascinando alcune automobili e diverse abitazioni. Alla fine, tra primo forte terremoto, scosse di assestamento e tsunami, il bilancio in Cile è di 8 morti e 33 feriti.
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