Sono state finalmente diffuse le spettacolari immagini dell’incontro tra la cometa 67P Churyumov-Gerasimenko ed il Sole, evento che c’è stato tra 13 e 14 Agosto scorso: si è trattato del massimo avvicinamento tra la cometa 67P ed il Sole, incontro risultato fatale alla cometa Ison che lo scorso anno avrebbe potuto regalare al pianeta Terra uno spettacolo con tempi di ritorno secolari (infatti fu soprannominata la “cometa del secolo mancata”). Come possiamo vedere da questa straordinaria immagine ESA scattata dai potenti strumenti a bordo della Sonda Rosetta, scattata tra 13 e 14 Agosto (alle ore 04:03 italiane) la cometa 67P Churyumov-Gerasimenko ha avuto il massimo avvicinamento con il Sole, oltre 185 milioni di chilometri.
Come possiamo vedere dalla foto, durante i giorni di massimo avvicinamento tra la cometa ed il nostro Sole è successo quel che accade quando una cometa si avvicina ad una stella, ovvero produce una scia luminosa di ghiaccio e detriti, fenomeno che spesso risulta fatale per le comete di piccola e media dimensione, o per quelle che si avvicinano troppo. Il perielio della cometa 67P Churyumov-Gerasimenko è esterno a quello della Terra, dunque non è possibile osservare questo corpo celeste. Il prossimo transito della cometa è atteso tra 6 anni e 5 mesi, ovvero nel mese di Gennaio del 2022. Dalla foto possiamo notare la scia luminosa che diventa più grande man mano che si avvicina al Sole, contrariamente a quel che avviene normalmente, a causa della temperatura (un anno fa i valori termici sulla superficie erano di circa 70/80°C al di sotto dello zero, attualmente sono superiori ai 10°C) ed in tutto questo il lander Philae, lanciato dalla sonda Rosetta qualche mese non con poche difficoltà (ricorderete la preoccupazione del mondo scientifico in merito, le numerose teorie su di esso e poi le buone notizie) continua a trasmettere dati.