Estese pianure completamente ghiacciate, intervallate da piccole colline. Sono state fotografate dalla sonda New Horizons sulla superficie di Plutone, due giorni dopo lo storico fly-by passanto a pochissima distanza dal pianeta. La sonda le ha scattate da una distanza di 77 mila chilometri e hanno lasciato a bocca aperta gli scienziati, su tutti il capo della missione Alain Stern. Nella fattispecie queste pianure risultano suddivise in forme irregolari e hanno una larghezza di circa 20 chilometri; tra una e l’altra pianura vi sono alcune depressioni non molto profonde contenenti basse colline o in altri casi riempite di una sorta di materiale scuro.
Sembrano essere presenti, sulla superficie di Plutone, anche piccoli pozzi forse conseguenza del processo di sublimazione del ghiaccio nel passare direttamente dallo stato solido a quello gassoso. Secondo gli esperti le pianure ghiacciate sarebbero geologicamente molto recenti e avrebbero meno di 100 milioni di anni. Soprannominate Sputnik Plains sono state osservate ed immortalate dal Reconnaissance Imager Long Range (LORRI): si trovano proprio accanto alle alte montagne di ghiaccio fotografate il giorno precedente e ribattezzate Norgay Montes.
Sarà compito dei geologi del team di New Horizons cercare di capire quale sia l’origine delle pianure e delle vicine depressioni, forse crepe conseguenti alla contrazione della superficie di Plutone oppure risultato dei moti di convenzione. Le zone con sfumature uniformi invece potrebbero essere depositi di metano spinti dalla forza e dell’azione dei venti.