La giornata di oggi, Venerdì 26 Giugno, sarà tristemente ricordata per i fatti riconducibili alla violenza del califfato islamico dell’ISLAM, con tre attentati e decine di vittime. Il primo c’è stato questa mattina attorno alle ore 10:00 in Francia, nei pressi della grande città di Lione (a poche centinaia di chilometri dal confine con l’Italia) ma fortunatamente gli attentatori non sono riusciti nel loro intento. Due membri appartenenti ad una cellula dell’ISIS hanno forzato i cancelli di un’industria del gas nei pressi di Lione, con l’obiettivo di far saltare per aria la centrale, fortunatamente ci sono state solo piccole esplosioni e non ci sono state vittime, ma spunta un particolare assai macabro, un corpo decapitato all’ingresso della fabbrica cosparso di scritte in arabo.
Il secondo attentato, terribile, è stato diverso: due uomini hanno fatto irruzione in un albergo ed in una spiaggia di Susa, sparando all’impazzata sui turisti che stavano prendendo il sole e causando almeno 34 vittime, gran parte delle quali stranieri (non sappiamo ancora se dei turisti italiani sono stati coinvolti negli spari), proprio a Susa un kamikaze si fece esplodere in una spiaggia, ma fortunatamente non ci fu nessun ferito. Il terzo attentato, a chiudere il Venerdì nero dell’Islam, c’è stato in una moschea di Kuwait City, città dove le comunità sciite e sunnite vivono da sempre in buoni rapporti: oltre 35 vittime ma il bilancio e provvisorio. E mentre gli occhi dell’ISIS si estendono all’occidente, si continua a monitorare l’attività nel sito di Palmira.