CERN: scoperta storica, ufficializzata la presenza dei neutrini mutanti Tau

E’ stata ufficializzata da poco una tra le scoperte più importanti nella storia recente del CERN: i neutrini mutanti, scoperti già 5 anni fa grazie alle strumentazioni presenti nel laboratorio opera sotto il Gran Sasso (ricordate la vicenda del tunnel del Gran Sasso e Maria Stella Gelmini?), sono effettivamente reali ed esistenti. I neutrini trasformisti tau sono stati scoperti grazie al CERN di Ginevra ed al Laboratorio Nazionale del Gran Sasso dell’INFN, Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, e tale risultato scuote realmente le radici della fisica moderna che si basa sul Modello Standard, quello per cui i neutrini non hanno massa. Ma dopo tutto, cosa può interessare al mondo una modestissima scoperta che farà riscrivere da capo i libri di scienza, se l’unica cosa che ci piace è aprire Facebook e vedere il classico video del gatto che butta il bicchiere per terra? Dopo la scoperta delle particelle subatomiche, arriva dunque un’altra chicca.

CERN: scoperta storica, ufficializzata la presenza dei neutrini mutanti Tau

CERN: scoperta storica, ufficializzata la presenza dei neutrini mutanti Tau

Il fenomeno dei neutrini trasformisti tau era già stato osservato nel 2010 grazie al laboratorio Opera, in un esperimento nel quale parteciparono ben 140 fisici appartenenti a 26 nazioni differenti. Dopo quattro osservazioni tra il 2010 ed il 2015, la scoperta può essere finalmente ufficializzata. Giovanni De Lellis, dell’INFN, afferma: “Possiamo dunque definitivamente annunciare la scoperta dell’apparizione di neutrini tau in un fascio di neutrini muonici”. Ora è dunque una certezza che i neutrini sono capaci di trasformarsi da un tipo a un altro all’interno delle tre famiglie, che sono neutrini elettronici, muonici e tauonici. Questa scoperta è stata fatta in modo rocambolesco: sono miliardi i neutrini partiti dal CERN ed arrivati al laboratorio Opera CNGC del Gran Sasso. Di tutti questi, solamente uno ha cambiato massa, divenendo molto più grande e pesante rispetto all’inizio, trasformandosi lungo i 730 chilometri che distano Ginevra dal Gran Sasso. I neutrini hanno attraversato gli strati di roccia, non interagendo con essa, ed uno di questi ha improvvisamente cambiato massa in 2.4 millisecondi.