Neve e freddo in Italia: arriverà per davvero? Importanti conferme

Neve, freddo ed Inverno: arriveranno veramente sull’Italia? Questo è un articolo che verrà aggiornato nelle giornate salienti, si prepone di fornire all’utente una chiave di lettura semplice dei modelli matematici, non è un articolo previsionale, ma solo una tendenza basata sui modelli meteorologici a scala nazionale e continentale.

Aggiornamento ore 18:45 del 30 Dicembre 2014 – Ufficializziamo la neve in arrivo sulle coste settentrionali, orientali ed occidentali della Sicilia, sulle coste occidentali, meridionali e orientali della Calabria, su tutte le coste della Basilicata. La neve potrebbe fare anche la sua comparsa sulle coste meridionali della Puglia, ma qui l’incognita è rappresentata dalle precipitazioni, specialmente nella zona di Taranto. Fiocchi in arrivo su Bari, con possibile accumulo tra la tarda sera di oggi e la mattina di domani, Mercoledì 31 Dicembre 2014. Sta nevicando a circa 300 metri di quota sulle provincie di Palermo, Messina, Catania, Siracusa, Ragusa, Trapani, Reggio-Calabria, Crotone e Cosenza, ma con l’ultimo impulso di aria gelida, la quota neve calerà drasticamente, con fiocchi che potrebbero accumulare un piccolo strato al suolo. Palermo, Catania e Messina sono dentro al rischio neve per la sera e la notte, qualche dubbio invece c’è per l’agrigentino, in quanto le precipitazioni dovrebbero essere molto scarse. Sardegna penalizzata, solo pochi fiocchi sulle zone centro-settentrionali. Escludiamo definitivamente la neve a Roma, Napoli e sulle coste Campane. 

Nevicate in arrivo sulle coste di Sicilia, Calabria, Basilicata e Puglia

Nevicate in arrivo sulle coste di Sicilia, Calabria, Basilicata e Puglia

Aggiornamento ore 21:20 del 29 Dicembre 2014 – L’aria fredda sta iniziando ad affluire in modo corposo sull’Italia, e lo dimostra il fatto che molte zone di pianura o bassa quota sono già al di sotto dello zero. A Roma spirano forti venti settentrionali, la temperatura è ancora al di sopra dello zero di 3 gradi, ma calerà nel corso della notte. Sta arrivando il grosso del gelo sulle regioni adriatiche, dove si stanno addensando le prime nubi cumuliformi, responsabili delle nevicate attese nella giornata di domani e di parte di quella seguente. il 30 ed il 31 Dicembre saranno dunque le giornate più fredde non solo del mese di Dicembre, ma dell’intero anno 2014. Brevemente, confermatissima la neve su gran parte della Puglia, sulla Calabria (sia ionica che tirrenica), sulla Sicilia settentrionale ed orientale, Catania, Messina e Palermo incluse. Restano ancora molto incerte Cagliari ed Agrigento, entrambe per lo stesso motivo, la carenza delle precipitazioni. Per gran parte delle regioni meridionali, quella in arrivo sarà un’ondata che potrebbe entrare nella storia, sia per il freddo che per la neve in zone dove certamente non è consuetudine. 

Temperature veramente gelide alla quota barica di 500 hPa - www.meteociel.fr

Temperature veramente gelide alla quota barica di 500 hPa – www.meteociel.fr


 

Aggiornamento ore 16:00 del 29 Dicembre 2014 – Ci siamo, l’Italia centro-meridionale si prepara alla fase di gelo più intensa degli ultimi anni. Sul versante adriatico, i valori attesi in quota sono decisamente più bassi dei vari Dicembre 1995, Gennaio e Dicembre 2010, Febbraio 2012, in quanto alla quota barica di 850 hPa potrebbero esserci -14/-15°C, ed a quella di 500 hPa valori prossimi ai -42°C. Questo presuppone la possibilità di vere e proprie bufere di neve tra Romagna e Puglia. Sul Tavoliere Pugliese sta già nevicando, ad eccezione della costa, ma la neve si appresta a raggiungere i litorali già da questa sera. Corpose nevicate sono in arrivo a Lanciato, Pescara, Teramo, Chieti, Ancona, Civitanova Marche, San Benedetto del Tronto e tante altre località. Sono possibili degli sconfinamenti anche sull’Umbria centrale, sul reatino, sulla Ciociaria e sulla Campania centrale, anche se al momento Napoli è esclusa dalle possibilità nevose. Neve che invece potrebbe raggiungere le coste del Cilento già da domani mattina, assieme ai litorali di Calabria e Basilicata. Attesi accumuli oltre i 50 centimetri al di sopra dei 500 metri su Puglia, Calabria e Basilicata, con fiocchi fin sulle coste ed in pianura. Fiocchi di neve attesi a basse quote anche sulla Sardegna centro-settentrionale, per Cagliari invece è difficile in quanto le precipitazioni potrebbero essere molto scarse. CONFERMIAMO la fortissima possibilità di neve a Palermo, Catania, Messina, Reggio Calabria e gran parte delle coste di Sicilia e Calabria. La zona di Agrigento è molto incerta, perchè qui le precipitazioni potrebbero essere veramente esigue. Oltre alla neve, da sottolineare il gelo in arrivo su tutte le regioni centrali, con valori minimi che a Roma potrebbero raggiungere i -5°C e i massimi appena a 1/3°C, mentre in collina, vallate interne e parte delle pianure sul medio versante adriatico, ma anche al Sud si avranno valori minimi e massimi veramente notevoli.

Gelo per la giornata del 31 Dicembre - www.meteociel.fr

Gelo per la giornata del 31 Dicembre – www.meteociel.fr


 

Aggiornamento ore 16:00 del 28 Dicembre 2014 – Oggi gran parte dell’Italia centro-settentrionale si è svegliata sotto nubi più o meno compatte, mentre il Sud ha vissuto una fase di forte maltempo. A metà mattinata si sono avute intense nevicate su Emilia-Romagna e Marche, mentre nel corso della notte ci sono stati temporali a tratti violenti su Campania, Calabria, Basilicata e Puglia. Questi sono stati gli effetti della prima colata di aria fredda, quella meno intensa delle tre che stanno arrivano. La seconda ha iniziato ad affluire già dalla tarda mattinata, con ritornante instabile e neve sul Triveneto e sull’Emilia-Romagna, e che nella notte causerà la formazione di stratificazioni sull’Appennino, con prime nevicate in pianura. Il primo dei tre impulsi non ha portato un significativo calo delle temperature, ma il secondo lo farà, e contribuirà già da domani a minime quasi ovunque al di sotto dello zero al Centro-Nord e su parte di Sardegna, Basilicata e Campania, mentre sulle coste del Sud sono previste minime comunque molto basse. Il terzo impulso, quello tra 30 Dicembre e 1 Gennaio, sarà responsabile del crollo finale delle temperature. Sul versante tirrenico centrale non sono attese nevicate, per Roma le possibilità sono molto basse, ma sussiste la possibilità che sulle pianure si abbiano valori minimi al di sotto dei -3/-4°C, mentre sul versante adriatico, dalla Romagna alla Puglia, ci sarebbero temporali nevosi con accumuli importanti già a quote basse. Ovunque temperature al di sotto della media stagionale di 6/13°C, con i cali maggiori su Abruzzo, Marche, Molise, Lazio e Campania, le regioni maggiormente investite dal flusso gelido nord-orientale. Non è finita qui: il flusso freddo sarà così imponente da non interrompere la sua corsa neanche quando sarà in prossimità di Sicilia, Calabria e Sardegna, ove restano fortissime possibilità di nevicate fin sulle coste, stretto di Messina e Palermo comprese (necessitano ovviamente conferme, nulla è certo). Il flusso gelido sarà così forte da raggiungere la Tunisia, causando probabilmente delle nevicate fin sulle coste, a Tunisi, Cartagine e nel deserto del Sahara. C’è molta carne al fuoco, occorre monitorare con la massima cura.

Gelo in arrivo tra 30 e 31, probabile neve fin sulle coste del Sud Italia - www.meteociel.fr

Gelo in arrivo tra 30 e 31, probabile neve fin sulle coste del Sud Italia – www.meteociel.fr


Aggiornamento ore 12:20 del 27 Dicembre 2014 – Sta nevicando su buona parte della Lombardia, del Veneto, sull’alto Piemonte e su parte di Friuli ed Emilia, fiocchi stanno cadendo a 500 metri sulla Toscana settentrionale, sulle Marche e sull’Umbria. Si sta scavando un’area di bassa pressione sul Mar Ligure, per effetto dell’aria fredda che sta giungendo da Nord. Tale area di bassa pressione richiamerà aria molto umida e calda dai quadranti meridionali, garantendo la formazione di temporali molto intensi su Toscana, Umbria, Lazio e Campania, mentre nella giornata di domani avremo fenomeni localmente violenti su Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna. Dalla notte, l’aria fredda tenderà a sostituire gradualmente l’aria caldo-umida che causerà questi temporali: la quota neve in un primo momento sarà a 1/1200 metri circa, per poi scendere a 7/800 verso le 2 di notte, fino a lambire i 2/300 all’alba (o la pianura nel caso di Marche, Emilia ed Umbria). Sull’Appennino sono attese nevicate veramente abbondanti, con accumuli che sopra i 1000 metri potrebbero raggiungere il metro, specialmente sull’Abruzzo.

Leggermente ridimensionata la fase fredda tra 29 e 31 Dicembre al Sud Italia, ma ancora non mancano corpose possibilità che la neve scenda a quote veramente basse su Sicilia, Campania e Calabria. La Sardegna appare messa meglio per la neve a bassa quota, anche se Cagliari ed il Campidano al momento non risultano nei piani del Generale Inverno. Ora sta nevicando diffusamente su tutta l’Emilia-Romagna e sulla Toscana settentrionale al di sopra dei 600 metri di quota (in Garfagnana la neve sta cadendo addirittura a 300 metri di quota, ma tale altezza sta aumentando) e si stanno formando i primi temporali, frutto del richiamo umido meridionale. Confermatissima, se non addirittura aumentata, la neve sulle colline di Umbria, Marche, Abruzzo e Molise per la serata di domani, Domenica 28 Dicembre 2014, e soprattutto fin sulla costa nelle giornate di Lunedì 29 e Domenica 30 Dicembre. Neve a Roma? Scarse possibilità, termicamente siamo messi perfettamente, qualche precipitazione isolata potrebbe esserci nella giornata del 30 Dicembre, da valutare molto attentamente, ma basse sono le chance che ciò avvenga.

Freddo e neve sul medio-lungo termine - www.meteociel.fr

Freddo e neve sul medio-lungo termine – www.meteociel.fr


Aggiornamento ore 22:00 del 26 Dicembre 2014 – Passata la prima fase fredda, con neve fino a 500 metri su Marche ed Abruzzo (si è è trattato di fenomeni sporadici), ora si pensa alla seconda. Sono segnalate precipitazioni intense sulla costa delle Marche, con neve a quote basse. Si stanno iniziando ad addensare le nubi a Nord della catena alpina, frutto dell’aria fredda che si prepara ad affluire da NNE, causando tra la notte e la mattinata abbondanti nevicate. Confermiamo la neve tra la tarda mattinata e la serata su Milano (accumuli esigui), Bologna (fiocchi con possibili accumuli) e sul Triveneto, con accumuli superiori ai 5/12 centimetri su buona parte della pianura e sulle Prealpi. Qualche fiocco si farà vedere anche su Torino, neve su parte dell’Emilia-Romagna tra la sera di domani, Sabato 27 Dicembre 2014, e la mattinata di Domenica 28 Dicembre. Tutto confermato per la neve sulle coste adriatiche e l’Appennino, con fiocchi a partire dai 500 metri nella mattina di domani, quota in aumento (richiamo caldo, con temporali e grandine su Toscana e Lazio) a 1200 metri e poi di nuovo in calo, con fiocchi fin sulla pianura e sulle coste adriatiche dal pomeriggio di Domenica 28 Dicembre. Confermate le forti nevicate, con accumulo interessante, sulle coste di Marche, Abruzzo e Molise, confermati anche i fiocchi possibili su Bari e buona parte della Puglia. Leggermente riviste in negativo le possibilità per neve a Napoli, sulle coste del messinese e del catanese, sulla Calabria e sulla Basilicata ionica e tirrenica, mentre per la Sardegna sono aumentate. La cosa importante è che sono decisamente confermate le termiche alle quote bariche di 500 ed 850 hPa, quindi è confermata la seconda colata in toto, quella che potrebbe essere responsabile della fase di gelo più intensa dal Dicembre 1995 (c’è il rischio che tante località di pianura o collina del Centro registrino temperature massime inferiori allo zero!). Molti di voi diranno, è il Febbraio 2012? In quello storico Inverno ci fu la presenza di aria gelida proveniente dalla Siberia, pellicolare, di quella che rende la colonna d’aria omogenea, ed in quel caso ci furono differenze tra i valori minimi e quelli massimi quasi trascurabili, molte delle minime furono invece causate dall’effetto Albedo, dovuto alla neve al suolo.

Gelo sul breve-medio termine ampiamente confermato - www.meteociel.fr

Gelo sul breve-medio termine ampiamente confermato – www.meteociel.fr


Aggiornamento ore 14:00 del 26 Dicembre 2014 – Terminata la breve pausa natalizia nella nostra programmazione, torniamo ad occuparci di questa ondata fredda che potrebbe regalare sorprese ed eventi davvero notevoli per molte zone d’Italia. Il tutto si svolgerà in semplici tre fasi. La prima fase, è quella dovuta alla discesa di aria fredda da Nord, con richiamo di aria umida da Sud e formazione di un’area di bassa pressione molto profonda sul Mar Tirreno. Durante questa prima fase, la neve cadrà abbondante su Alpi e Prealpi, ma non cadrà su gran parte del Piemonte pianeggiante (ombra pluviometrica). Attese nevicate corpose su Milano, attualmente ci attendiamo circa 5/7 centimetri di accumulo nel pomeriggio di domani, Sabato 27 Dicembre 2014, mentre il Triveneto alla fine ce l’ha fatta, avrà nevicate localmente anche consistenti tra pomeriggio e sera di domani, con fiocchi fin sul litorale e sulla pianura. 

Durante questa fase, l’Italia centrale sarà sotto forti precipitazioni, con temporali anche violenti su Lazio, Toscana, Umbria e Sardegna. A causa dell’afflusso di aria fresca in quota, i temporali saranno grandinigeni, con graupel, neve tonda e nevischio anche a quote basse, specie sul finire della fase piovosa. Nel corso della notte, sarà molta la neve che cadrà sull’Appennino, potrebbero esserci accumuli anche maggiori ai 50/100 centimetri, e questo sarebbe una manna per il periodo, dato che gli Appennini sono quasi completamente spogli. Nel corso della giornata di Domenica 28 Dicembre, aria fresca affluirà da NNE, con valori di circa -4/-6°C alla quota barica di 850 hPa, circa 1400 metri di quota. Con il passare delle ore, intensificazione dei fenomeni anche sul medio versante adriatico, con prime nevicate fin sulle coste di Marche, Molise, Abruzzo e Nord della Puglia (da confermare). Temporali molto intensi nella seconda parte della giornata su Campania, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia, con interessamento anche del Sud della Sardegna. 

Precipitazioni nevose sul medio versante adriatico per la sera di Domenica 28, ipotesi anche per quello tirrenico? Temporali intensi al Sud - www.meteociel.fr

Precipitazioni nevose sul medio versante adriatico per la sera di Domenica 28, ipotesi anche per quello tirrenico? Temporali intensi al Sud – www.meteociel.fr

Seconda fase tutta da seguire: l’impulso di aria fredda da ENE sarà veramente significativo, con valori termici da -8/-12°C ad 850 hPa e -38/-42°C a 500 hPa. Possibile che gran parte dell’aria fredda arriva da Est, ma anche una minima parte arrivi da NNW, con interessamento eventuale anche del settore tirrenico. L’ipotesi è avvalorata dal fatto che nelle giornate del 29 e del 30 Dicembre, si formerà una bassa pressione nei pressi della Sardegna, ma a giorno d’oggi non possiamo ancora sapere con certezza quale sarà la sua direzione effettiva. Con ogni probabilità sarà responsabile di nevicate a quote basse sulla Sardegna e su parte delle regioni meridionali. Sul settore adriatico invece, saranno quasi certamente intensi e duraturi i fenomeni a carattere nevoso, con accumuli che fin sul litorale potrebbero essere abbastanza ingenti (dettagli come questi possono essere resi solamente a poche ore dall’evento). 

La terza fase invece è quella che interessa agli amici del Centro-Sud, specie Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia, ma anche Campania e Sardegna. L’aria gelida proveniente dai Balcani sarà richiamata ancora più a Sud, grazie alla bassa pressione sulla Sardegna di cui vi abbiamo parlato poco fa. Se ciò dovesse essere confermato, e data la presenza di termiche particolarmente fredde (e rare per il Sud), si tratterebbe di una concretissima possibilità per neve fin sulle coste di Basilicata, Calabria, Campania orientale, Puglia meridionale e addirittura Sicilia centro-orientale, specie messinese e catanese. Concrete possibilità anche per le pianure della Sardegna, mentre per Roma l’unica incognita è rappresentata solo dalle eventuali precipitazioni, ma sono dubbi che possono essere sciolti sempre poche ore prima di un evento. Noi non mancheremo di aggiornarvi dettagliatamente su quest’articolo, lasciando buone premesse e augurando a molti che sognano la neve che ciò si avveri. 

Terza fase fredda con ipotesi neve al Centro-Sud - www.meteociel.fr

Terza fase fredda con ipotesi neve al Centro-Sud – www.meteociel.fr


Aggiornamento ore 10:40 del 24 Dicembre 2014 – Come regalo di Natale per tutti gli appassionati di neve e freddo, i modelli matematici della giornata di oggi, Mercoledì 24 Dicembre 2014 propongono una configurazione da vero inverno, come non si vedevano dal Marzo del 2013 (l’Inverno 2013/2014 invece è stato caldo ed estremamente piovoso, come ricorderete ci furono le alluvioni a Modena, Roma e altre zone d’Italia). Prima di tutto, ribadiamo il concetto di cautela, in quanto i modelli (come abbiamo visto proprio oggi) sono estremamente ballerini, seconda cosa, la configurazione attuale sarebbe da gelo vero, ma per la neve in determinate località non sarebbe poi tanto facile, perchè se il gelo viene da Est, come in questo caso, su determinate regioni il cielo può essere sereno o poco nuvoloso. La prima ondata di freddo, con neve a bassa quota sul medio versante adriatico, è confermata. La seconda, come accennato poco fa, non solo è stata confermata, ma è stata aumentata la dose di freddo in arrivo su gran parte delle regioni italiane. GFS vede valori termici di -10/-14°C su tutto il Centro-Nord d’Italia per il periodo tra il 28 ed il 31 Dicembre, con valori prossimi ai -40/-42°C alla quota di 500 hPa, circa 5.000 metri di quota sul livello del mare. Confermata la possibilità di nevicate al Nord Italia tra 28 e 29 Dicembre, aumentata la dose di freddo a seguire sulle regioni settentrionali. Si aprono potenziali scenari per neve a Roma e sulla pianura del centro Italia per la giornata del 29 Dicembre, quando sul finire delle precipitazioni potrebbe arrivare aria molto fredda, in grado di far tramutare la pioggia in nevischio, graupel o neve. Sia chiaro, questa è un’ipotesi che lascia spazio a tante interpretazioni, ribadiamo il concetto di cautela e che stravolgimenti modellistici possono essere sempre in agguato.

GFS apre la Vigilia di Natale con carte da vero gelo sul medio-lungo  termine - www.meteociel.fr

GFS apre la Vigilia di Natale con carte da vero gelo sul medio-lungo termine – www.meteociel.fr


Aggiornamento ore 21:50 del 23 Dicembre 2014 – Conferme per quanto riguarda il medio termine, mentre per il breve termine, le cose stanno iniziando a cambiare. Il freddo è stato confermato, decisamente confermato, ma le precipitazioni sono state decisamente limate. Rimane la forte possibilità di assistere a nevicate anche importanti a quote medio-basse su Abruzzo, Molise e Marche meridionali (possibili fiocchi a partire dai 3/400 metri, accumuli a partire dai 500 circa, stando alle carte attuali), mentre riduciamo la possibilità di nevicate su Marche centro-settentrionali, entroterra di Lazio e Campania, Umbria e parte della Toscana. Il minimo di bassa pressione, che si andrà a scavare nel Mar Tirreno, sarà meno profondo e molto più veloce rispetto a ciò che le emissioni matematiche precedenti avevano iniziato a vedere. Rimane anche la possibilità per neve attorno agli 8/900 metri su Calabria, Basilicata e Puglia occidentale, con temperature in forte calo su tutto il Centro-Sud ed il Triveneto. Confermatissima la neve in pianura per il 28 e parte del 29 Dicembre sul Nord Italia, rimane la possibilità di accumuli importanti su Liguria, Piemonte, parte di Emilia-Romagna, Lombardia e Valle d’Aosta. Ribadiamo, come fatto più volte dall’inizio dell’articolo, che per il 28/29 Dicembre mancano ancora tanti giorni, che tutto può succedere e che niente è ancora ufficiale. Se queste carte venissero confermate, si tratterebbe di neve a quote pianeggianti su gran parte della Pianura Padana. Lasciamo ancora per qualche giorno il beneficio del dubbio e vi lasciamo all’appuntamento di domani mattina.

Mappa con precipitazioni probabili per la sera del 28 Dicembre - www.meteociel.fr

Mappa con precipitazioni probabili per la sera del 28 Dicembre – www.meteociel.fr


Aggiornamento ore 11:00 del 23 Dicembre 2014 – Ancora incoraggianti conferme per la prima ondata di aria fredda, quella del 26 e del 27 Dicembre. Stiamo per entrare nel breve termine e ormai possiamo svelare alcuni dettagli che, a meno di totali stravolgimenti, dovrebbero essere confermati. A causa della discesa di aria fredda da latitudini settentrionali, si genererà un’area di bassa pressione sul basso Lazio. In un primo momento, le termiche saranno sfavorevoli alla caduta di neve sulla Toscana (parlando di quote medio-basse), ma sul finire delle stesse, qualche fiocco potrà cadere attorno ai 4/500 metri. Per quanto riguarda il Lazio, basse le probabilità della prima neve su Roma ed in pianura: la Capitale dovrebbe trovarsi al limite del richiamo caldo-umido, ma le termiche in quota non sarebbero soddisfacenti per la caduta di neve, anche se per breve tempo. Maggiori le possibilità per la neve sui Castelli Romani e sul viterbese, con fiocchi che localmente potrebbero guadagnare quote interessanti, anche al di sotto dei 500 metri in caso di temporali. Tanta sarà la neve che cadrà, finalmente, sull’Appennino tosco-laziale, umbro, abruzzese e sul Molise: qui le termiche alla quota barica di 850 hPa, circa 1500 metri s.l.m., saranno importanti (attesi fino a -6/-8°C a tale quota) e sui rilievi saranno possibili forti nevicate a quote localmente inferiori ai 3/400 metri, con prima neve a L’Aquila e zone limitrofe. Per quanto riguarda la costa, da valutare la tempistica e le precipitazioni, non dovrebbero essere particolarmente esaltanti. Timide possibilità di neve a quote piuttosto basse anche per il Gargano e per il Nord della Campania, mentre Sicilia, Calabria e Basilicata vedrebbero la loro prima neve a quote quasi certamente inferiori ai 1200 metri.

Modello UKMO con area di bassa pressione davanti al Lazio ed alla Campania - www.meteociel.fr

Modello UKMO con area di bassa pressione davanti al Lazio ed alla Campania – www.meteociel.fr

Grosse conferme anche sul medio/lungo termine: ampiamente confermata la possibilità di abbondanti nevicate al Nord-Ovest, fino in pianura, per il 28 ed il 29 Dicembre. Attenzione, ribadisco che questa non è una previsione ma una semplice tendenza che potrebbe essere soggetta a stravolgimenti anche nelle prossime ore. Al momento c’è solo il modello UKMO (modello qui sopra) generalmente performante, che lascerebbe intravedere la possibilità di alcune nevicate in pianura al Centro nel medesimo periodo, ma azzardare una tendenza, seppur vaga, attualmente è pura utopia. Molto più accessibile la prima neve in pianura al Nord tra 28 e 29 Dicembre, ma anche qui va lasciato ampiamente il beneficio del dubbio, perchè regna tanta confusione ed incertezza sia tra i previsori che tra i modelli matematici. Non resta altro che lasciarvi al prossimo appuntamento, in attesa di conferme generali. 


Aggiornamento ore 22:00 del 22 Dicembre 2014 – I modelli matematici continuano ad incrementare la quantità di freddo in arrivo tra 26 e 28 Dicembre. Di giorno in giorno, la tendenza inizia ad essere sempre di più chiara, ma ricordiamo che i modelli matematici ci hanno abituato a stravolgimenti anche 24 ore prima, e quando si parla di neve, è sempre obbligatorio usare il condizionale. Al momento è confermata la formazione di un’area di bassa pressione tra Lazio e Campania: tale area di bassa pressione si verrebbe a formare a causa dell’improvvisa discesa di aria molto fredda da Nord, con valori termici che potrebbero arrivare a -5/-7 alla quota barica di 850 hPa, vale a dire a circa 1500 metri di quota. Ciò significa che ci sono ottime possibilità affinchè la neve scenda a quote molto basse tra Marche, Abruzzo e Molise (al momento si esclude la pianura, ma si valutano i vari modelli ora per ora), mentre ci sono discrete possibilità per neve a quote basso collinari su alto Lazio e parte della Toscana, anche qui si valuta costantemente. Per la seconda ondata di freddo, regna ancora tanta incertezza, le carte attuali sono favorevoli alla neve su alcune zone della Pianura Padana, specialmente Emilia-Romagna, ma la prognosi da sciogliere è lunga, e come detto poco fa, è ancora molto incerto e di difficile realizzazione.

Importante fase di freddo tra 26 e 28 Dicembre, su base GFS - www.meteociel.fr

Importante fase di freddo tra 26 e 28 Dicembre, su base GFS – www.meteociel.fr


Aggiornamento ore 11:00 del 22 Dicembre 2014 – Sostanziale conferma dei due modelli matematici, in particolare quello europeo ECMWF, mentre il modello americano GFS ha iniziato una leggera riduzione del freddo prevista tra 26 e 28 Dicembre. Al contrario, ECMWF non solo conferma il freddo e la neve a quote piuttosto basse sul medio adriatico, localmente anche su Triveneto, Lazio, Toscana e Campania (ma qui l’incognita è rappresentata dalle precipitazioni) ma aumenta anche la dose di freddo. Giungono sostanziali conferme anche per la seconda ondata di aria fredda, quella di fine anno, con GFS che propone una configurazione spettacolare per gli amanti del freddo, mentre il modello europeo ECMWF ancora non riesce a calibrare le tempistiche e la dose di freddo in arrivo. Per la prima fase fredda, sostanziali conferme o leggere modifiche, per la seconda invece occorrerà ancora diverso tempo prima di sciogliere definitivamente la prognosi.

GFS tra 26 e 27 Dicembre resta molto buono per freddo significativo e locali nevicate a bassa quota - Meteociel.fr

GFS tra 26 e 27 Dicembre resta molto buono per freddo significativo e locali nevicate a bassa quota – Meteociel.fr

Come possiamo vedere dalla mappa GFS 00z postata qui sopra, sembra piuttosto consistente il freddo in arrivo da NNE sulle regioni centro-settentrionali dell’Italia, mentre il minimo di bassa pressione (in questa mappa) è tra basso Lazio e Sicilia. Non si tratta di possibili nevicate in pianura sul settore tirrenico, in quanto il richiamo caldo-umido garantirebbe la neve solamente al di sopra dei 700 metri, con occasionali spolverate anche più in basso. A seguire, consistente calo delle temperature al Sud e sulla Sicilia, con possibilità delle prime nevicate a quote inferiori ai 1100 metri.


Aggiornamento ore 21:00 del 21 Dicembre 2014 – Oggi, i modelli matematici continuano ad aggiornare la tendenza apparsa già ieri, con qualche piccola variante ed aggiustamento per quanto riguarda il medio termine, mentre sul lungo termine regna l’incertezza più totale, si parlava di botta fredda proveniente dai Balcani, ora invece si torna nuovamente a parlare di situazione incerta, impossibile da individuare a giorno d’oggi, anche in minima parte, ma andiamo con ordine.

Ondata fredda sul medio termine - fonte www.meteociel.fr

Ondata fredda sul medio termine – fonte www.meteociel.fr

Breve termine: il Natale trascorrerà sotto la presenza di un vasto campo di alta pressione proveniente dai quadranti settentrionali, con temperature leggermente al di sopra nella media stagionale. Dal 26 Dicembre mattina in poi, le cose cambieranno, poichè da NNE scenderà la prima colata di aria fredda della stagione invernale, la terza se vogliamo aggiungere due veloci irruzioni di aria fresca, una avvenuta a fine Ottobre, l’altra nella seconda decade del mese di Dicembre. Stando ad i modelli matematici GFS ed ECMWF, per il pomeriggio e la sera del 26 Dicembre, c’è il serio rischio di assistere a nevicate a quote molto basse sul medio settore adriatico, in particolar modo su Molise, Abruzzo e Marche, ma anche su Umbria, interno di Lazio, Toscana e Campania. Il 27 Dicembre, questa fugace ma localmente consistente ondata di freddo perderà gran parte della sua forza, riuscendo ad apportare un corposo calo termico anche al Sud ed in Sicilia, con prima possibile neve a quote interessanti. Postilla: si tratta di una previsione a 5/6 giorni, con notevole margine di incertezza, ne riparleremo domani. 

Medio termine: per il periodo compreso tra 28 Dicembre e 2 Gennaio, si alzano le quotazioni per una possibile ondata di aria fredda proveniente da latitudini settentrionali, ma è ancora tutto da vedere, in quanto i modelli matematici faticano ad inquadrare l’entità del freddo e la direzione del lobo del vortice polare, idem per la possibile ondata fredda da ENE sul lungo termine, praticamente impossibile capire meglio cosa accadrà a giorno d’oggi.